Partirà domani la fase 2 della campagna anti-Covid all’Università di Salerno

Partirà domani la fase 2 della campagna anti-Covid all’Università di Salerno

1 Febbraio 2021 0 Di Giuseppe Manzo

Nello specifico lo screening, promosso con la collaborazione dell’Asl Salerno, è rivolto ai dipendenti che prestano servizio prevalentemente in presenza e dei lavoratori che si occupano dei servizi di manutenzione degli impianti e della guardiania.

Lo ha annunciato il responsabile provinciale Cisl Università Salerno Pasquale Passamano. A differenza della prima campagna di screening avvenuta lo scorso settembre con l’effettuazione di test sierologici, per questa seconda fase saranno effettuati i tamponi antigenici rapidi il cui risultato si riceverà in circa 15 minuti.

È uno screening su base volontaria che ha non solo l’obiettivo di monitorare le condizioni di salute di tutti i lavoratori coinvolti, ma anche di avere a disposizione un ulteriore dato ai fini del riavvio delle attività di didattica e di ricerca presso i due Campus Universitari dell’Ateneo di Salerno. I kit, circa 500, sono stati acquistati dall’Ateneo. Per domani sono stati convocati, per essere sottoposti ai tamponi dai medici dell’Usca dell’Asl Salerno, circa 80 lavoratori tra dipendenti dell’Ateneo e lavoratori delle aziende che gestiscono i servizi per conto dell’Università.

“L’iniziativa è stata voluta fortemente alla Cisl Università di Salerno e va nella direzione di rendere la più sicura possibile la ripresa di tutte le attività all’interno dei Campus Universitari, quasi ferme da circa 11 mesi” – spiega Passamano.

“Riteniamo che, pur mantenendo la massima ‘prudenza’ come più volte ha ribadito il Rettore dell’Ateneo salernitano, bisogna porre in essere tutte le iniziative per ridurre al minimo il rischio di contagio dovuto alla pandemia da Covid-19, programmando una ripresa di tutte le attività a partire dalla seconda metà del mese di febbraio 2021” – aggiunge il dirigente provinciale cislino.

“Come più volte abbiamo detto, il tutto potrà fungere da volano per la ripresa socio-economica di tutto il territorio della Valle dell’Irno, che coinvolge una parte importante non solo della provincia di Salerno, ma anche della provincia di Avellino. Bisogna lavorare per creare tutte le condizioni affinché i Campus Universitari, una volta ‘fiore all’occhiello’ della nostra regione possano ritornare a popolarsi di studenti e ricercatori provenienti da tutto il mondo” – conclude Passamano.