Mattia Graglia, lo sport mi ha aiutato a credere in me

Mattia Graglia, lo sport mi ha aiutato a credere in me

6 Settembre 2021 0 Di Pasquale Maria Sansone

Se l’attività fisica fosse una pillola, sarebbe considerata come un medicinale miracoloso, il migliore, perché i suoi effetti sono positivi sulla salute e conosciuti per migliorare, a livello del benessere generale ma anche tante patologie: disturbi muscolo-scheletrici: problemi cardiovascolari; diabete; sclerosi a placche; salute mentale; ansia; depressione…

Oggi diamo la parola ad un atleta a tutto tondo: Mattia Graglia che ha iniziato a gareggiare nel nuoto a 7 anni nella categoria esordienti ed ha concluso a 15 anni con i campionati nazionali juniores. Appena terminata l’esperienza natatoria si è iscritto in palestra per irrobustire un fisico magro e molto leggero. A 18 anni ha preso parte alla prima competizione di bodybuilding e tuttora continua a prepararsi per gare nazionali ed internazionali.

Come ha vissuto e vive la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili severe misure restrittive?

Negli anni mi sono allenato regolarmente in diverse palestre dell’area Torinese per la preparazione delle competizioni di bodybuilding. Con l’avvento pandemico le difficoltà sono state molteplici, i centri fitness erano tutti chiusi ed il fatto che questo Sport non sia una disciplina olimpica né riconosciuta dal CONI ha reso impossibile l’accesso ai luoghi di allenamento anche per gli agonisti di prim’ordine. Per circa tre mesi mi sono allenato in casa, cercando di mantenere la migliore forma possibile, nonostante l’attrezzatura fosse esigua rispetto a quella regolarmente utilizzata nelle palestre e nonostante una personale difficoltà nel mantenere alta la concentrazione nel rispettare gli obiettivi prefissati negli allenamenti e nell’ alimentazione.

Quanti danni hanno causato la pandemia allo Sport in generale ed al Bodybuilding in particolare?

La pandemia ha cambiato radicalmente la concezione di palestra e la relativa frequentazione. La maggior parte dei clienti si recava nei centri fitness con l’obiettivo di sviluppare o mantenere un aspetto tonico ed esteticamente apprezzabile. Con la chiusura di tutte le palestre un gran numero assidui frequentatori ha abbandonato definitivamente l’attività, preferendo in molti casi la corsa al parco o l’allenamento in casa, magari improvvisando una home Gym con i pochi attrezzi a disposizione. Il timore poi che le chiusure potessero verificarsi di nuovo ha causato la richiesta di rimborso degli abbonamenti sottoscritti nei mesi precedenti anche quando le palestre avrebbero potuto riaprire, portando tutto il settore ad un vero e proprio impasse.

Quanto valore attribuisce al binomio Sport-Salute?

 Occupandomi di fitness e wellness sia personalmente che professionalmente, posso affermare che lo Sport ha una assoluta importanza non solo sul piano estetico e funzionale, quanto soprattutto su quello psicologico. Quando i miei clienti notano il loro corpo e percepiscono cambiamenti e miglioramenti, acquistano maggiore sicurezza ed autostima, che influiscono positivamente sul loro vivere quotidiano, nei rapporti sociali, lavorativi e sentimentali. Inoltre l’allenamento ha un’importante azione anti stress e aiuta a combattere la tensione emotiva. Allenarsi in modo adeguato rigenera mente e corpo.

Cosa Le hanno dato in termini di crescita personale lo Sport in generale ed il Fitness in particolare?

Lo Sport mi ha aiutato a credere in me, ad apprezzarmi e conoscermi a fondo. Mi ha permesso di acquisire competenze specifiche e di impegnarmi in un macro ambito in cui ci sono tantissimi argomenti interessanti da studiare ed approfondire!