Marco d’Aragona: “La disciplina è ciò che conta, non abbiate fretta di migliorare”

Marco d’Aragona: “La disciplina è ciò che conta, non abbiate fretta di migliorare”

13 Aprile 2023 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

“Il bodybuilding è un’arte: il tuo corpo è la tela, i pesi sono il tuo pennello e la nutrizione è la tua vernice”.

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un natural bodybuilder e personal trainer: Marco d’Aragona.

La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive?

La pandemia ha sicuramente creato molta paura all’inizio, soprattutto per uno sport praticato esclusivamente in aree chiuse e a stretto contatto con altre persone. Questo ha creato disagi ovviamente a strutture e privati, di quel periodo ricordo il peggiore stato d’ansia mai vissuto, sia per la pandemia che per il mio futuro lavorativo. Le misure di sicurezza erano molto severe, tuttavia la paura del contagio ha fatto sì che le strutture si svuotassero prima del lockdown generale. Ad oggi la situazione è migliorata, tuttavia siamo consapevoli di non esserne ancora usciti del tutto.

 

Insieme alle restrizioni i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto a quello, cosiddetto, minore. Cosa è successo, in particolare, nella sua specialità?

Durante la prima ondata, con la chiusura delle palestre, ci siamo dovuti tutti riorganizzare acquistando pesi e materiale, chiusi in garage o scantinati, a volte anche con attrezzi improvvisati. Soprattutto in questa fase il personal trainer si è dovuto evolvere, si sono introdotte sempre più frequenti le lezioni di coaching online a distanza. Il mercato è cambiato. La gente costretta in casa ha sofferto e dopo la riapertura stiamo vivendo un boom nel mondo del fitness, le iscrizioni sono numerose e c’è tanta voglia di rimanere attivi dopo il lungo periodo off.

 

Chi è stato a spingerla all’attività agonistica? o si è trattato di una folgorazione magari guardando ai modelli dei grandi campioni?
In primis la voglia di migliorarmi e di mettermi alla prova mi ha spinto a intraprendere questa strada, tuttavia sono sempre stato ispirato dai grandi campioni, del passato e attuali.
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?

La forza di volontà è fondamentale in questo sport, ma ciò che conta di più in assoluto è la DISCIPLINA.
Il bodybuilding non ha un aspetto ludico, spesso e volentieri non è divertente, n’è piacevole, si soffre, si sopporta la fame e si devono seguire regole molto rigide che non tutti sono in grado di rispettare e appunto, la disciplina con la quale si riesce a portare avanti questo percorso è ciò che lo rende per poche persone.
Se dovesse dare qualche “consiglio utile” ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità, cosa suggerirebbe?

 

Il migliore consiglio che potrei dare ai ragazzi che si avvicinano a questo sport è di non avere fretta nell’ottenere i risultati e a non intraprendere scorciatoie di qualsiasi tipo, di farsi seguire sempre da una persona competente e soprattutto di non paragonarsi mai ad altre persone. Tutti noi siamo diversi e il nostro percorso è unico.