Loreto Lo Bosco: “Il talento se non accompagnato dal lavoro e dal sacrificio non va da nessuna parte”

Loreto Lo Bosco: “Il talento se non accompagnato dal lavoro e dal sacrificio non va da nessuna parte”

10 Luglio 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

“Il calcio è l’arte di comprimere la storia universale in 90 minuti”. (George Bernard Shaw)

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un calciatore di lungo corso: Loreto Lo Bosco.

La fase pandemica più acuta sembra essere alle spalle. Come vive e ha vissuto la situazione? Come l’ha affrontata? Come ha gestito la paura del contagio e il disagio legato alle misure restrittive?

Sicuramente all’inizio della fase pandemica è stato davvero quasi drammatico dover affrontare questa situazione che ci ha spaventato tutti … avendo avuto un compagno di squadra che tra l’altro è stato quasi anche incubato , come le ho già detto inizialmente un dramma ! diciamo che come in tutte le cose nelle nostre categorie militando ormai da anni in serie d tutto è stato affrontato in maniera confusionale ed ha creato diversi disagi perché poi non tutte le società si sono comportate bene e non essendo pronte al riguardo hanno rischiato di compromettere anche la situazione economica non è stato nel mio caso così perché ho militato in società che son riuscite a non venire meno agli impegni e mi hanno sostenuto in maniera adeguata ma tanti miei colleghi hanno avuto mille difficoltà al riguardo ! Ora sicuramente la situazione è diversa quando la curva si alza naturalmente ci si preoccupa un po’ però diciamo che la situazione almeno per questa annata passata è stata vissuta bene! 

Insieme alle restrizioni, i tentennamenti della politica hanno causato molti disagi al mondo dello sport, specie quello minore. Cosa è successo alla sua socialità?

Come ho già accennato tra rimborsi dallo stato e società che si sono trovate impreparate è successo un caos clamoroso , ci sono state società che si sono approfittati della cosa e anche gli stessi atleti avendo fatto tutto un po’ a caso si son venute a creare situazioni imbarazzanti soprattutto dal punto di vista economico per non parlare di questi pseudo tamponi che facevan venire fuori tanto di quei falsi positivi che non si capiva più nulla ! Come ho già detto prima c’è stato anche chi si è approfittato della cosa facendo rinviare partite è stato davvero una situazione a dir poco insostenibile con l’andare del tempo però diciamo che si son stabilizzate e adesso si respira quasi un aria di normalità a parte quando è venuta fuori la situazione dell’obbligo vaccinale perché anche lì tra comunicazioni difficili da comprendere e atleti che non accettavano la cosa si è creata una situazione un po’ difficile! 

Chi è stato tra gli amici o in famiglia a spingerla verso l’attività agonistica? Oppure si è trattato di una sua folgorazione, magari guardando ai modelli dei grandi campioni?

È stata la strada , io ho vissuto in un paese della Sicilia in provincia di Palermo dov’è finita la scuola non si faceva altro che giocare a pallone , una passione innata direi che ho condiviso col mio gemello sin dal primo momento che ho iniziato a camminare e da lì tutto un susseguirsi di situazioni che mi hanno poi portato a vivere di questo! 

Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?

Penso che la forza di volontà e la determinazione in questo sport siano una parte fondamentale , il talento se non è accompagnato dal lavoro e dal sacrificio non va da nessuna parte invece chi ha poco talento ma ha grande volontà e determinazione e spirito di sacrificio ha maggiori possibilità di chi ha più talento questo è il mio pensiero! Lo sport ha bisogno di disciplina e di una grande forza di volontà , senza non si va da nessuna parte!

Se dovesse dare qualche consiglio utile ai ragazzi che si avvicinano alla specialità, cosa suggerirebbe?

Oggi avendo a che fare con un campionato di serie d dove c’è l’obbligo di far giocare i giovani ogni anno mi ritrovo un infinità di ragazzi che provano a poter vivere di questo ma avendo l’obbligo non danno valore all’opportunità che hanno davanti anzi quasi sembra che ti facciano quasi un piacere rispetto agli anni in cui ero un ragazzino si sono persi tanti valori che secondo me contraddistinguono un atleta importante da un mezzo atleta! Oggi si guarda più al lato estetico delle cose quando invece i grandi campioni ci insegnano che dietro tutte le loro ricchezze e successi c’è grande sacrificio e dedizione al lavoro e che per ottenere tutto questo c’è bisogno di FAME e di rispetto verso chi è più anziano calcisticamente ! Quindi il consiglio che do ai giovani è di badare meno all’estetica delle cose e lavorare sodo quotidianamente mettendosi sempre in discussione e lavorando ogni singolo allenamento come fosse l’ultimo!