Leonardo Baldineti, la pallanuoto è stata fondamentale anche nel mio percorso di studi

Leonardo Baldineti, la pallanuoto è stata fondamentale anche nel mio percorso di studi

12 Febbraio 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

Come ha vissuto e come vive, come ha affrontato e come affronta la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili, severe misure restrittive?

Sicuramente questa situazione pandemica ha creato notevoli disagi, in particolar modo a noi giovani.

Soprattutto nel primo lockdown dove si è passati  dall’uscire liberamente a farlo solo se strettamente necessario e perdere completamente la propria socialità con i propri cari e amici.

Per quanto riguarda il mio sport è stata una vera batosta vedere le piscine chiuse non potendosi allenare per svariati mesi.

Oltre ad  aver sempre fatto sport ho anche continuato gli studi, attualmente studio Scienze Politiche e dell’amministrazione all’università di Genova,  sono al terzo anno. 

Una cosa utile per quanto riguarda il mondo universitario durante il lockdown è stata la possibilità di seguire le lezioni online, a mio parere dovrebbero mantenere questa possibilità dando una grossa mano  agli studenti, atleti e lavoratori.

Quanti danni hanno causato allo sport, in generale, e alla pallanuoto in particolare, le chiusure indiscriminate della prima ora e la confusa se non cattiva gestione politica?

Sicuramente in questa situazione pandemica la cattiva e confusa gestione politica non ha aiutato, anzi ha complicato ulteriormente la situazione.

Parlo per esperienza personale che ho vissuto durante il  lockdown con il  governo Conte II: il ministro allo sport Spadafora e il suo ministero, ha dato la possibilità agli atleti e giocatori di sport minori, di ricevere un’indennità dovuta la impossibilità di continuare ad allenarsi e a continuare la propria attività sportiva.

Molti atleti e allenatori, tra cui mio padre che attualmente allena il Telimar Palermo in serie A1, si sono ritrovati per prendere l’indennità a compiere il famoso ” CLICK DAY” .

Il sistema che non era in grado di reggere l’affluenza, complicò ulteriormente le cose perché  dovevi entrare nel sito inserendo i propri dati,  collegandoti il prima possibile prima che finissero i fondi in quanto limitati. 

La pallanuoto è uno sport molto costoso perché per allenarsi bisogna avere una piscina riscaldata  e ogni giorno le società devono cambiare circa il 5  % dell’acqua. Oltre a tutte le  spese tra cui le bollette che le società devono pagare ogni mese, il covid  non ha sicuramente aiutato anzi ha peggiorato la situazione

 in particolare per quanto riguarda i costi di gestione che sono sempre alti ma le società causa le entrate contingentate  all’interno degli impianti, hanno subito una grossa limitazione di introito che pesa sul bilancio.

Spero che la Federazione Italiana Nuoto e il governo ne tengano conto e aiutino  le società concretamente affinché questo bellissimo sport non scompaia.

Quanto valore attribuisci al binomio sport salute ovvero, quanto è fondamentale l’attività sportiva per il conseguimento e il mantenimento del benessere psicofisico?

Penso che sia fondamentale per la crescita di un ragazzo e altrettanto per la sua salute psicofisica. Lo sport ti insegna il rispetto dentro e fuori il campo, a non mollare mai e a porti un obiettivo.

Mi ha aiutato molto su tutti i punti di vista tra cui la sicurezza in me stesso anche per quanto riguarda l’alimentazione, se  mangi bene oltre a stare bene fisicamente hai anche una migliore prestazione sportiva.

La pallanuoto per il mio percorso di studi mi  ha aiutato  molto, usandola come sfogo post-studio.

Ritengo sia fondamentale praticare attività sportiva a tutte le età, ma soprattutto da giovani per una crescita sana ed equilibrata.

Cosa ti ha dato la pallanuoto in termini di crescita personale, sociale e professionale?

Sono figlio d’arte, mio padre è tutta la vita che è nella pallanuoto, vincendo tutto con la Pro Recco sia da giocatore che da allenatore ed è l’unico a detenere tutt’ora questo record nel club più titolato d’Italia e nel mondo.

Vivendo a Recco , famosa per i fuochi, la focaccia e la pallanuoto,  ho cominciato da piccolo a fare sport, poi ho scelto di giocare a pallanuoto. Questo sport mi ha cresciuto tanto sotto ogni punto di vista, in particolare mi ha formato il carattere, mi ha permesso di conoscere tanta gente e di stringere nuove amicizie, mi ha insegnato anche a perseverare  per  raggiungere il proprio obiettivo. Oltre a una grande crescita personale mi ha permesso di viaggiare, in particolare ho avuto la fortuna di andare due mesi in California a giocare le finali estive americane, permettendomi d’imparare l’inglese e conoscere gente di un’altra nazionalità.