Gli italiani chiedono una sanità pubblica

Gli italiani chiedono una sanità pubblica

24 Ottobre 2023 Off Di La Redazione

Per oltre 3 italiani su 4 la sanità deve essere pubblica. E per il 90% deve essere una priorità del governo nella Finanziaria con il 37% che ritiene meriti il primo posto. Così una nota rilanciata dall’Ansa.

Sono questi alcuni dei risultati di un’indagine dell’Istituto Piepoli per la Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri presentata al convegno ‘I 45 anni del Servizio sanitario nazionale, un’eccellenza italiana’. Per l’indagine sono state effettuate interviste telefoniche e web su un campione di 1000 persone e su 300 medici. Gli italiani tendono in maggioranza a promuovere il servizio sanitario regionale, ma con grandi distanze territoriali. Al Nord la soddisfazione è del 69%, al Sud e nelle isole del 41%. Quello che è chiaro, per più di 3 italiani su 4, il 76%, è che la sanità deve essere prevalentemente pubblica. In media, poi, ad oggi gli italiani risparmiano il 10% delle proprie entrate per le spese sanitarie, ma tanti (il 23%) vorrebbero ma non riescono a farlo, tanto che ad oggi circa 3 milioni ammettono che, quando devono usufruire di prestazioni sanitarie a pagamento, rinunciano a curarsi. Sempre più cittadini sono costretti a spostarsi in altre Regioni alla ricerca di centri di eccellenza: il 63% percepisce questo problema con riferimento al proprio territorio, con punte del 79% al Sud e nelle isole.
    Il 93% vorrebbe perciò un aiuto dallo Stato e oltre 8 persone su 10 vorrebbero un’organizzazione sanitaria che porti l’eccellenza vicino al domicilio. La qualità dell’assistenza sanitaria è largamente sufficiente (il 67% la reputa soddisfacente) e la sanità è vista come un settore in grado di generare ricchezza, sul quale investire, mentre la gestione dei servizi si ritiene risponda più alle esigenze di bilancio che a quelle di salute.
    “Oggi i cittadini chiedono allo Stato e alle Regioni di lavorare insieme – spiega il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli – per superare le diversità di trattamento Nord-Sud, ma anche centro e periferia. La sanità del futuro dovrà essere: pubblica, partecipata, adeguatamente finanziata e con un numero adeguato di professionisti”.