Diego Simeoli, il fitness è vita

Diego Simeoli, il fitness è vita

3 Maggio 2021 0 Di Anna Mozzi e Pasquale Maria Sansone

Saracinesche abbassate per sempre per il 30% delle palestre. Strutture che non riapriranno più a causa della pandemia. Ma dopo la grande manifestazione in piazza Montecitorio a Roma in cui ci sono stati anche diversi tafferugli, molti titolari di strutture sportive hanno deciso di riaprire nonostante i decreti anti-Covid. E sarebbero già il 20% secondo una stima dell’Associazione nazionale palestre e lavoratori sportivi (Anpals). Per il presidente dell’Anpals, Giampiero Guglielmi “è più facile contagiarsi all’aperto andando in un parco, prendendo un autobus pubblico, andando in una farmacia piuttosto che andando in una palestra”.

Delle grandi difficoltà del settore parliamo con un valido atleta: Diego Simeoli. Personal trainer, head coach, direttore di palestre e preparatore atletico.
Come ha vissuto e vive Diego Simeoli la paura della pandemia ed il disagio per le inevitabili, indispensabili misure restrittive?

Purtroppo la pandemia, almeno per quanto riguarda la situazione italiana, è stato l’evento che più di tutti ha rivelato un grosso problema di fondo: nel nostro Paese manca una vera e propria cultura sportiva e soprattutto una consapevolezza del suo stretto collegamento con la salute, questo perché a fronte della grave crisi che stiamo vivendo da più di un anno, ormai queste misure restrittive a cui siamo sottoposti noi del settore sport (che sottolineo totalmente fermo da più di un anno ormai) rispetto ad altre realtà credo che non faccia per niente bene allo star bene… perché sottolineo noi ci occupiamo soprattutto di benessere psico-fisico, e ci dispiace di come il Governo non abbia capito che la palestra e lo sport …sono la soluzione e non il problema, pensiamo al paradosso che non è possibile andare in una palestra dove vi è tracciamento e gestione del cliente secondo tutte le norme di anticontagio, cosa che sinceramente vedo poco in altri luoghi, come poste supermarket ecc.

Io sinceramente che vivo di sport non ho paura della pandemia, perché penso di fare della cura di me stesso e dei miei clienti la giusta medicina per contrastarlo, poi ovviamente il rischio c’e’…ma noi siamo positivi! Permettetemi la battuta…di positività perché il fitness e le palestre sono il centro del nostro benessere.

 Quanti danni la pandemia, i lockdown e la confusa gestione politica hanno arrecato al settore Wellness-Fitness- Palestre-Piscine e Centri Sportivi?

I  danni  arrecati al nostro settore sono incalcolabili, pensiamo solo anche a tutti i ragazzi e bambini che hanno perso un anno e più di sport, costretti ore ed ore davanti ad un pc, questo è un danno che noi pagheremo nell’immediato futuro, e poi purtroppo c’è da constatare che già da prima l’ Italia non aveva una cultura sul movimento e sul benessere fisico come c’è in altri paesi, quindi la nostra battaglia era già ardua in partenza, ma con l’ impegno e la professionalità stavamo creando un ottimo settore dedicato al benessere…che ora purtroppo ha subito un grosso arresto forzato…per misure restrittive che sinceramente fatico a comprendere vista la contraddittorietà delle norme attuate fino ad ora.

Gli ostacoli sono quelle cose spaventose che vedete quando togliete gli occhi dalla meta (Henry Ford). Cosa Le ha insegnato il Fitness per la vita?

Beh visto il particolare momento, il fitness mi ha insegnato a non mollare mai, a perseguire i nostri obbiettivi, come sto facendo ora. Per questo, ho attuato uno speciale programma di allenamento a distanza online proprio per aiutare tutte le persona a continuare a creare la miglior versione di loro stessi… e noi continueremo per la nostra strada perché per me il FITNESS è vita …e donare benessere agli altri è la vera ricetta per la longevità e per il contrasto a questo virus.