Diabete di tipo 2, migliora con una dieta povera di carboidrati e ricca di grassi

Diabete di tipo 2, migliora con una dieta povera di carboidrati e ricca di grassi

11 Febbraio 2023 Off Di La Redazione

Nei pazienti con diabete di tipo 2 (DM2) alimentati per un semestre con una dieta a basso contenuto di carboidrati e alto contenuto di grassi (LCHF) il controllo glicemico e il peso corporeo sono migliorati rispetto a chi seguiva una dieta ad alto contenuto di carboidrati e basso contenuto di grassi (HCLF), ma tali modifiche sono scomparse 3 mesi dopo l’intervento.
Ecco quanto si legge in un articolo pubblicato su Annals of Internal Medicine, prima autrice Camilla Dalby Hansen del Dipartimento di gastroenterologia ed epatologia, presso l’Ospedale universitario di Odense all’Università della Danimarca meridionale. «Le diete ipocaloriche che portano alla perdita di peso migliorano il controllo glicemico e la steatosi epatica non alcolica (NAFLD), ma sono difficili da seguire a lungo termine» scrivono i ricercatori, che hanno voluto verificare se una dieta che modifica la composizione dei macronutrienti ma non limita le calorie possa portare a un migliore controllo glicemico senza perdita di peso. Lo studio, sponsorizzato dalla Novo Nordisk Foundation, ha coinvolto 165 partecipanti danesi randomizzati alle diete LCHF composta dal 50% al 60% di grassi, meno del 20% di carboidrati e dal 25% al 30% di proteine oppure HCLF composta dal 50% al 60% di carboidrati, dal 20% al 30% di grassi e dal 20% al 25% di proteine.
A conti fatti non sono state osservate differenze in termini di miglioramenti della NAFLD tra i gruppi, mentre i pazienti assegnati all’alimentazione LCHF ha avuto maggiori miglioramenti nell’emoglobina A1c rispetto al gruppo HCLF. «La riduzione (0,88%) dei livelli di HbA1c nei partecipanti in dieta LCHF è simile a quella di molti antidiabetici, come gli antagonisti della dipeptidil peptidasi-4, gli antagonisti del cotrasportatore sodio-glucosio-2 e le sulfoniluree» precisano gli autori, aggiungendo che nel gruppo LCHF si è verificato un maggior numero di episodi ipoglicemici, nessuno dei quali gravi. Viceversa, il gruppo LCHF ha perso più peso dell’altro gruppo e ha ridotto la circonferenza della vita, cosa che potrebbe in parte spiegare la riduzione dei livelli di HbA1c.
«Alla luce di questi dati si può ipotizzare che il calo ponderale non sia causato solo da una riduzione dell’apporto calorico totale, ma anche dalla differenza nella composizione dei macronutrienti» sottolinea Hansen. E conclude: «In entrambi i gruppi è aumentato il colesterolo lipoproteico ad alta densità e sono diminuiti i trigliceridi, ma queste differenze non sono state mantenute 3 mesi dopo l’intervento. Cosa che suggerisce che per ottenere significativi benefici per lo stato di salute servono modifiche alimentari a lungo termine».

 

 

 

 

Fonte: http://www.doctor33.it/diabetologia/il-diabete-di-tipo-migliora-con-una-dieta-povera-di-carboidrati-e-ricca-di-grassi-lo-studio/?xrtd=TPVRSPXSTCTYPARACCPXSVP