Covid-19 e premialità, polemica senza fine

Covid-19 e premialità, polemica senza fine

10 Agosto 2020 0 Di La Redazione

Lorenzo Medici: “La Cisl ha deciso di continuare la lotta intrapresa per il riconoscimento di un indennizzo adeguato al rischio a cui sono esposti gli operatori della sanità”.

 

Lorenzo Medici

“De Luca, messo da noi alle strette, ha disperatamente adottato la soluzione più becera ed illegale”. Lorenzo Medici segretario regionale Cisl-Fp Campania fa riferimento alla questione sulla premialità destinata al personale sanitario impegnato durante l’emergenza Covid-19.

“Lo scorso 3 agosto la Giunta della Regione Campania ha deliberato di pagare al personale sanitario esposto al rischio Covid-19 il 60 per cento dell’indennizzo, a  questo provvedimento così deciso la Cisl si è sempre opposta sia per l’ammontare del premio che per il concetto di rischio che non risponde al pericolo a cui i dipendenti della sanità sono stati e continuano ad essere esposti – sottolinea Medici – la giunta ha deciso questo provvedimento con una motivazione che richiama leggi per lo più inappropriate noi della Cisl continueremo a vigilare e agiremo in virtù del principio costituzionale della rappresentanza dei lavoratori”.

“Oramai è chiaro! Quando De Luca smette di parlare e deve affrontare realmente i problemi di chi lavora senza risparmiarsi per salvare la salute dei campani, non riesce a mettere su una delibera giuridicamente corretta e viola persino la Costituzione – prosegue Lorenzo Medici – De Luca, con tale provvedimento, si è pure coperto di ridicolo perché ha pensato bene di dargli il carattere della temporaneità sine die, il che vale a dire il tentativo di fregare gli operatori della sanità e di costringere la Cisl a sottostare alle sue scelte antisindacali”.

“Caro De Luca, i lavoratori e la Cisl sono responsabili quando si tratta di salvare la vita della gente, ma hanno intelligenza per capire che le tue intenzioni sono illegali – conclude il segretario regionale della Cisl-Fp – la Cisl, quindi, ha deciso di continuare la lotta intrapresa per il riconoscimento di un indennizzo adeguato al rischio a cui sono esposti gli operatori della sanità”.