Coronavirus: regione che vai fase 2 che trovi

Coronavirus: regione che vai fase 2 che trovi

3 Maggio 2020 0 Di Avv. Corrado Riggio

In Campania, il governatore ha concesso da lunedì 4 maggio qualche apertura sulle passeggiate e ha disposto l’ingresso negli uffici pubblici diviso per ordine alfabetico, in modo da scaglionare il flusso di persone.

 

L’ultimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri ha previsto nuove misure per contrastare l’emergenza covid-19, ripartendo con cautela. Un inizio di ripresa con un graduale allentamento delle rigide restrizioni, anche, se non sarà un libera tutti ma solo una lenta ripartenza delle attività produttive da conciliare con il contenimento dell’epidemia di Coronavirus.

Ebbene, dopo l’emanazione di tale ultimo decreto, sono state numerose le prese di posizione dei singoli governatori di Regione, molti dei quali hanno già annunciato o emanato ordinanze che prevedono misure diverse dal suddetto provvedimento governativo.

In tale ambito, le scelte di alcune Regioni per la fase 2 hanno alimentato talvolta polemiche e scontri con il Governo centrale. È il caso della Regione Calabria dove la governatrice con propria ordinanza ha deciso di anticipare l’apertura di alcune attività commerciali sull’intero territorio regionale. Infatti, dal 30 aprile è stata consentita la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie ed agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio e tavoli all’aperto. Tale decisione ha, però, innescato un duro scontro con il Governo che ha provveduto a far partire subito una diffida, annunciando di essere pronto ad impugnare il provvedimento nelle sedi giurisdizionali. La governatrice, però, ha già dichiarato di non avere alcuna intenzione di fare marcia indietro.

Il ministro Boccia ha, poi, annunciato che circa il 95% delle ordinanze regionali è compatibile con il decreto mentre il restante 5% necessita di modifiche. In Lombardia, l’ordinanza regionale è sostanzialmente in linea con le misure del Governo prevedendo la permanenza dell’obbligo di coprirsi naso e bocca con mascherine anche all’aperto, mentre sui mezzi pubblici sarà d’obbligo indossare anche i guanti.

In Veneto, invece, il governatore, che ha spinto di più per anticipare le riaperture nella cosiddetta fase 2, ha stabilito che da lunedì 27 aprile tutti i cittadini potranno uscire di casa individualmente per passeggiate e fare attività fisica all’aperto, o per andare in bicicletta, nell’ambito del territorio del proprio Comune di residenza. Rimangono, invece, gli obblighi di evitare assembramenti e del distanziamento sociale di almeno un metro. Da martedì 28 aprile i residenti in regione potranno, inoltre, raggiungere la seconda casa o la propria imbarcazione, anche in un altro Comune rispetto alla residenza (ma sempre all’interno del territorio regionale), esclusivamente per attività di manutenzione. Èconsentita, inoltre, l’attività di vendita di cibo take away da parte di un esercente con il proprio mezzo su strada. Restano sempre gli obblighi di indossare la mascherina e i guanti e mantenere il distanziamento sociale. Il governatore ha ribadito che “le ordinanze introdotte dal Veneto non sono in contrasto con il provvedimento ma vogliono portare un principio di buon senso e rispetto nei confronti del cittadino.

In Emilia Romagna, oltre alle disposizioni del Governo, è stato dato il via libera alla vendita del cibo da asporto. Il presidente della Provincia di Bolzano e del Trentino Alto Adige, invece, ha consentito le visite ai parenti e le passeggiate nei parchi. Non solo, la giunta provinciale ha approvato un disegno di legge che sblocca dall’8 maggio le attività produttive, dall’11 via libera a parrucchieri, estetisti, ristoranti e bar. Il 25 maggio ripartiranno hotel e funivie. In Liguria, il presidente ha concesso il via libera al cibo da asporto: un cliente alla volta potrà entrare nei locali. Via libera anche agli spostamenti verso le seconde case, come in Veneto, per motivi di manutenzione.

In Toscana il governatore ha scritto a Giuseppe Conte perché vieti il rientro nelle seconde case. Aperture previste, invece, sulle passeggiate, promettendo finanziamenti per piste ciclabili e per chiudere strade e piazze alle auto.

Da lunedì 4 maggio nelle Marche sarà possibile passeggiare da soli in spiaggia, mentre il governatore dell’Abruzzo si è mosso nella direzione di concedere spostamenti verso le seconde case, per motivi di manutenzione. Via libera anche al jogging, si potrà andare a cavallo, occuparsi della toelettatura dei cani e fare pesca amatoriale.

In Campania, il governatore ha concesso da lunedì 4 maggio qualche apertura sulle passeggiate e ha disposto l’ingresso negli uffici pubblici diviso per ordine alfabetico, in modo da scaglionare il flusso di persone. Inoltre, ha vietato qualsiasi tipo di attività sportiva in ambienti esterni come ad esempio lo jogging ed ha introdotto l’obbligo per tutti di indossare le mascherine anche in ambienti esterni oltre ad imporre controlli molto serrati e la quarantena a chiunque rientri nella Regione.

In Sicilia il governatore ha avviato una graduale riapertura con un’ordinanza firmata giovedì 30 aprile e in vigore dal 4 al 17 maggio. Rispettate in parte le linee guida fissate dal governo, seppure con qualche differenza, a cominciare dal permesso alle famiglie di potersi trasferire nelle seconde case, a patto che non facciano la spola con l’abitazione principale, ma vi rimangano per la stagione. In Basilicata, invece, è stata imposta la quarantena ed il tampone obbligatorio per chi entra in regione. Infine, in Sardegna, invece, il governatore sta pensando ad un passaporto sanitario per i turisti, in vista dell’estate.

Insomma, in tale continua confusione è proprio vero il detto Regione che vai fase 2 che trovi.