Coronavirus, la disciplina delle attività sportive

Coronavirus, la disciplina delle attività sportive

29 Maggio 2020 0 Di Vincenzo De Rosa

Bisogna fare in modo che ogni praticante possa disporre di prodotti per la disinfezione e in quantità adeguata e in prossimità di ciascuna macchina o set di attrezzi.

 

L’ordinanza 51, della Regione Campania, prevede un protocollo da applicare in tutti gli impianti sportivi dove si pratica attività all’aperto. In particolare per quale attività dove sono presenti strutture di servizio al chiuso quali reception, deposito attrezzi, sala ricezione, spogliatoi, direzione gara. La disciplina di queste attività è regolata da un preciso protocollo che prevede di rilevare la temperatura corporea, impedendo l’accesso alle persone con temperatura maggiore di 37,5°C. Inoltre si deve prevedere il distanziamento di attrezzi e macchine per garantire gli spazi necessari per il rispetto della distanza di sicurezza delimitando le zone di rispetto e i percorsi con distanza minima di un metro fra le persone mentre quando non si svolge attività fisica bisogna indossare la mascherina. Si prevede, inoltre, l’effettuazione di adeguate pulizie e disinfezione degli ambienti, così come pure quella degli attrezzi e delle macchine al termine di ogni seduta di allenamento individuale. Se tali attrezzi o apparecchiature non possono essere disinfettate non devono essere usati. Per le persone è obbligatoria l’igiene delle mani prima e dopo l’accesso agli impianti. Non si devono condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non scambiare con altri utenti oggetti quali asciugamani, accappatoi o altro. Bisogna fare in modo che ogni praticante possa disporre di prodotti per la disinfezione e in quantità adeguata e in prossimità di ciascuna macchina o set di attrezzi, affinché, prima e dopo ogni esercizio, si possa effettuare in autonomia la disinfezione della macchina o degli attrezzi usati. La struttura che viene a conoscenza di un caso positivo o tra i propri ospiti o tra il personale addetto, deve prendere tempestivamente contatto con il Comune e con la Asl competente per notificare il caso.