Coronavirus, il cuore di Napoli batte sempre

Coronavirus, il cuore di Napoli batte sempre

19 Aprile 2020 0 Di La Redazione

Larissa Ventura Botti: “La pandemia sta facendo emergere antiche e nuove povertà, dare sollievo alle famiglie in difficoltà diventa un obbligo morale ineludibile”.

 

Sono tanti in tutta la regione i centri, religiosi e non, impegnati in prima linea a dare una qualche forma di ristoro a tante persone per le quali la pandemia ha significato la perdita del posto di lavoro o l’impossibilità di esercitare determinate attività, perché impediti dall’esigenza di assicurare il distanziamento sociale per tentare di contrastare la diffusione del virus. Ha dato risposta a questa esigenza anche il Centro Accoglienza della Basilica del Santuario del Carmine Maggiore di Napoli, con alla testa Padre Francesco. Negli ultimi 35 giorni, infatti, il Centro ha provveduto ad aiutare ed alimentare oltre 650 ospiti giornalieri senza fissa dimora e, inoltre, 61 famiglie della Parrocchia, 50 della comunità senegalese,120 di Scampia e altre 154 di diversa provenienza, facendo pervenire ad ogni nucleo familiare due pacchi di alimenti in quindici giorni.

Stessa frequenza e medesimo impegno anche per la parrocchia Sacro Cuore di Pontecitra in Marigliano che, grazie a don Ciro Toscano, ha assistito attraverso la donazione di oltre 400 pacchi alimentari le famiglie del quartiere Pontecitra e tante famiglie disagiate della città di Marigliano. A raggiungere l’obbiettivo, sociale ed umanitario insieme numerose aziende napoletane che hanno contribuito ad assicurare i prodotti dispensati.

Un sollievo per tanti volti in difficolta che, vivendo una situazione di disagio quotidiano, vanno ad infoltire le fila della povertà che investe i quartieri più umili.

Una grande corsa di solidarietà attuata grazie anche alla sensibilità della dottoressa Larissa Ventura Botti, impegnata senza soluzione di continuità, insieme a Padre Francesco e don Ciro Toscano, ad alleviare in questo drammatico momento.

La dottoressa Larissa Ventura Botti è scesa in campo facendo sì che questa gara di beneficenza potesse essere realizzata, coinvolgendo con il suo impegno le aziende, soprattutto della filiera alimentare, ed alcuni privati, che generosamente hanno risposto all’ appello alimentando così questa importante catena solidale che lascia ben sperare anche per il futuro.