Claudio Visco, lo sport mi ha insegnato a rialzarmi dopo le sconfitte

Claudio Visco, lo sport mi ha insegnato a rialzarmi dopo le sconfitte

16 Settembre 2021 0 Di Pasquale Maria Sansone

“Il Basket è l’unico sport che tende al cielo. Per questo è una rivoluzione per chi è abituato a guardare sempre a terra”. (Bill Russell)

La pallacanestro è uno sport molto dinamico, con fasi di gioco rapide e imprevedibili, e per questo aiuta a sviluppare anche i riflessi, la coordinazione, la destrezza e la capacità di decisione – spiega Gianfranco Beltrami -. Nei bambini, inoltre, contribuisce a migliorare la capacità di attenzione e la memoria.

Claudio Visco, laureando in Medicina è un cestista di lungo corso:  2001 – Inizio dell’attività di minibasket all’età di 6 anni presso la società LBL Caserta; 2007 – Partecipazione al torneo internazionale di Bruxelles con la società LBL Caserta; – Campione regionale con la LBL Caserta, categoria under 12; 2008 – Campione d’Italia nella competizione “Join the Game” 3 contro 3, categoria under 13; Convocazione nella selezione regionale della Campania e partecipazione al Trofeo delle Regioni; 2009/2010 – Settore giovanile della Juvecaserta; Campione regionale con la Juvecaserta, categoria under 15; 2014/2015 Campionato di prima divisone con “Pallacanestro San Nicola 2010”.

Come ha vissuto e come vive la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili severe misure restrittive?

La pandemia che ci troviamo ad affrontare ha sicuramente cambiato il modo di essere della maggior parte di noi, mettendo talvolta a nudo lati nascosti del nostro carattere. Personalmente, ho affrontato questo periodo storico con sentimenti ambivalenti. Inizialmente, la paura del contagio e l’attenzione ad ogni dettaglio erano elevate ma c’era la convinzione che tutto potesse risolversi in tempi brevi. Dopo l’estate dello scorso anno, la seconda ondata ed il nuovo lockdown hanno rappresentato un duro colpo dal punto di vista psicologico poiché tutti gli sforzi e le rinunce erano sembrati improvvisamente inutili. Attualmente, i mesi più duri sembrano essere alle spalle ma è fondamentale mantenere alta l’attenzione e sfruttare la presenza dei diversi vaccini, insegnando con pazienza anche ai più scettici che si tratta di strumenti di prevenzione senza eguali.

Quanti danni hanno causato allo Sport la pandemia, le chiusure indiscriminate e la confusa gestione politica?

Sarebbe quasi superfluo dire quanto lo Sport agonistico abbia risentito delle misure restrittive, soprattutto per quanto riguarda le categorie giovanili e dilettantistiche, tenute ferme per diversi mesi. I momenti di crisi però possono rappresentare un punto di ripartenza e, come hanno dimostrato i successi estivi nelle varie discipline, le basi sono solide.

Quanto valore lei attribuisce al binomio Sport-Salute?

Lo Sport è alla base del benessere fisico e mentale. Tantissime patologie possono essere prevenute svolgendo una regolare attività fisica, associandola ad una corretta alimentazione, così come alcune terapie farmacologiche non avrebbero gli effetti desiderati se i pazienti avessero uno stile di vita sedentario. Allo stesso tempo, l’attività fisica induce il rilascio di sostanze nel nostro organismo, che aiutano ad alleviare la tensione dopo giornate o periodi particolarmente stressanti. Questo non significa che tutti debbano svolgere quotidianamente attività sportiva ad alta intensità, ma ognuno deve provare a fare ciò che è nelle proprie possibilità poiché siamo tutti diversi e credo che noi stessi siamo il nostro unico metro di paragone.

Cosa Le ha dato lo Sport in termini di crescita sociale e professionale?

Lo sport mi ha accompagnato fin da quando ero piccolo. Ho iniziato a giocare a Basket all’età di 6 anni ed ho avuto subito la possibilità di viaggiare e fare tornei in Italia e all’estero. Ho avuto la fortuna di conoscere persone diverse e di relazionarmi con molte culture, cose che aiutano a crescere e a maturare. La cosa più importante che mi ha insegnato lo sport, però, è che, così come nella vita, non va sempre tutto come abbiamo programmato e lungo il cammino può esserci qualche sconfitta; quello che conta è trarne insegnamento considerando ogni ostacolo come una sfida per poter crescere e migliorarsi.