Cisl-Fp, sanità: De Luca parla bene e razzola male

Cisl-Fp, sanità: De Luca parla bene e razzola male

2 Agosto 2023 Off Di La Redazione

Lorenzo Medici Segretario Cisl Fp Campania

“La delibera approvata dalla Giunta regionale sul piano di assistenza domiciliare è un
vero e proprio atto di incoerenza politica. Distribuisce i 475 milioni assegnati alla
Campania con risorse del PNRR e del fondo sanitario nazionale per l’investimento
<Casa come primo luogo di cura e telemedicina> usando come unico criterio di
riparto l’anzianità della popolazione. De Luca è stato capace di auto smentirsi, dato
che sta portando avanti da tempo una battaglia da noi condivisa a livello nazionale
per la mancata attribuzione di risorse alle nostre aree perché non vengono valutati
altri importanti indici per assegnare i fondi ed ora fa la stessa cosa qui. Insomma,
predica bene e razzola male, e non è la prima volta!”
Lorenzo Medici, segretario generale della Cisl Funzione Pubblica, sottolinea che “gli
stanziamenti vengono fatti sulla base dell’unico criterio dei residenti oltre i 65 anni
all’interno di ogni Asl, escludendo la deprivazione, le difficoltà territoriali, la mappa
epidemiologica e il disagio sociale, e penalizzando oltre misura Napoli con tutti i suoi
ancestrali problemi e le stesse aree interne che, persistendo le difficoltà di
collegamento soprattutto nelle zone montane, avrebbero davvero bisogno di
potenziare la telemedicina. Il presidente invece si inventa questa soluzione e
guardando le somme destinate a Salerno sembra di non aver mai smesso di fare il
sindaco della sua città d’origine, che conserva il primato!”
La delibera chiarisce che stante la popolazione anziana over 65 al primo gennaio
2023 alla luce dei dati Istat, ad Avellino vanno 38 milioni e mezzo, a Benevento 26
milioni e 300, a Caserta circa 71 milioni e 200, a Napoli 1 Centro 83 milioni e 200, a
Napoli 2 Nord 73 milioni e 200, a Napoli 3 Sud 84 milioni e 800 e a Salerno 97
milioni e 700. “Aldilà dei numeri che spiegano tutto – conclude il leader Cisl Medici
– destano preoccupazione il silenzio dei manager, che ben conoscono la situazione
relativa alle malattie ed i bisogni, e della stessa maggioranza che sostiene De Luca.
Avrebbero dovuto fargli notare che la logica scelta è un clamoroso autogol, perché
finisce per ritenere corrette le decisioni assunte in sede nazionale. Perciò delle due
l’una: o si smette di protestare e lamentarsi di ricevere rapine dallo Stato, con il solito
linguaggio colorito che aiuta a stare sui giornali, o si applichi almeno a casa propria
quello che si chiede di fare agli altri. Viceversa, finisce per essere un atto di puro
autolesionismo. Capisco che Parigi val bene una messa, ma ci vuole coerenza,
soprattutto da parte dei livelli istituzionali”.