Cisl-Fp: “Normare la sanità privata”

Cisl-Fp: “Normare la sanità privata”

2 Agosto 2021 0 Di La Redazione

“La Campania è l’unica regione d’Italia in cui la sanità privata agisce di fatto in regime di monopolio, con oltre l’80% delle prestazioni complessive ed un fatturato spaventoso. Ormai la riabilitazione è diventata la gallina dalle uova d’oro. Eppure, continuano a non essere rispettate le regole e il dumping contrattuale agisce da padrone, creando concorrenza sleale. E’ arrivato il tempo di fare pulizia in questo comparto ed avviare la reinternalizzazione, che costa sicuramente di meno”.

Così il leader della Cisl Funzione Pubblica Lorenzo Medici.

“Abbiamo – dice – liste d’attesa che superano i due anni, che fanno ulteriormente aumentare i costi perché gli ictati e gli altri riabilitandi sono costretti a ricorrere agli ospedali per riacquisire l’efficienza originaria. Allo stesso tempo abbiamo aziende che non applicano il contratto di lavoro sottoscritto dalle associazioni maggiormente rappresentative ed erogano servizi e prestazioni di qualità più scadenti.”

Sul dumping la Cisl esprime apprezzamento per l’iniziativa assunta dalla Giunta regionale del Lazio, che si è costituita in giudizio dinanzi alla Corte costituzionale per difendere la norma della legge 13/2018, la quale impone che il personale sanitario dedicato ai servizi alla persona delle strutture private accreditate deve avere un rapporto di lavoro di dipendenza regolato dal contratto collettivo nazionale. E chiede al presidente De Luca di prendere esempio dai colleghi del Lazio. “Così – sottolinea il segretario generale Medici – il governatore diventa credibile, anziché far finta di indignarsi senza muovere un dito e limitandosi a lanciare la palla a Roma, come fa sempre più spesso negli ultimi tempi. La strada da percorrere è una sola: nelle more della riorganizzazione del sistema, non bisogna finanziare le aziende che non applicano i contratti di lavoro. I soldi pubblici sono dei cittadini che pagano le tasse, e vanno dati a quelli che garantiscono al meglio il diritto alla salute e rispettano le regole, a partire dai contratti”.