Anche in Penisola sorrentina è apocalisse incendi

Anche in Penisola sorrentina è apocalisse incendi

14 Agosto 2021 0 Di Gaetano Milone

I roghi boschivi sono nel 98 per cento dei casi di origine dolosa. Sono i nuovi crimini contro l’umanità e come tali andrebbero perseguiti.

 

Ritorna in modo lampante (è proprio il caso di dirlo) il fuoco devastatore sulla costa del comune di Massa Lubrense, lato Golfo di Salerno, in piena Area Marina Protetta, raggiungendo lo storico fiordo di Crapolla, con la chiesetta dedicata all’Apostolo Pietro che la leggenda vuole sbarcato in quei luoghi, in viaggio verso Roma, per evitare la flotta romana di stanza a Baia.

Con una tecnica perfetta, da conoscitori dello spirare dei venti, i soliti ignoti incendiari (facendo salvo l’autocombustione invocata da poeti e sognatori), hanno dato il via nel primo pomeriggio, di ieri, venerdì 13 agosto, al solito incendio lungo un tratto di costa affacciato sull’isolotto dell’Isca di proprietà degli eredi di Eduardo De Filippo e sui “Galli” le mitologiche Sirene care ad Odisseo.

Dalla zona alta di Santa Maria della Neve, favorite dal vento di maestrale le fiamme hanno attraversato il promontorio del “Cafariello” proseguendo poi per le località la “Pigna”, la “Guardia” e poi Crapolla. Sono state lambite dalle fiamme alcune abitazioni e solo la presenza dei Vigili del Fuoco, di volontari e di un elicottero del servizio anticendio costretto a prendere acqua da mare sul versante del golfo di Napoli, per il forte vento, hanno evitato il peggio. Alle tre di questa mattina le urla di terrore degli abitanti di una casa a ridosso del Fiordo ed il vociare dei Vigili del Fuoco e Protezione civile, armati semplicemente di pale per la impossibilità di attingere acqua erano udibili dalla zona alta.

Un percorso terribile con la distruzione di migliaia di piante di ulivi e danni non quantificabili alla macchia mediterranea, alle coltivazioni, alla fauna selvatica.

Criminali dei giorni nostri certi di rimanere impuniti.

Venti giorni fa, analoga tecnica con incendio partito da giù Crapolla e favorito questa volta dal vento di scirocco e diretto verso il monte di Torca devastando un intero territorio.

In mattinata, esauritesi le fiamme, uno spettacolo spettrale, ettari di terreno coltivato, alberi secolari e vegetazione mediterranea ridotte in cenere! 

Tecniche consolidate, piani prestabiliti. Qualcuno aspetta che ci scappi il morto per intervenire! Sarà troppo tardi, e le stelle, quelle di San Lorenzo, che stanno a guardare.