A tappe, verso la settimana della sclerosi

A tappe, verso la settimana della sclerosi

26 Maggio 2019 0 Di La Redazione

La malattia ha fatto registrare progressi nelle terapie ma resta ancora senza una cura definitiva. Marco Togni: “Giro l’Italia con zaino e bastone per informare persone”.


“La ricerca ha fatto passi da gigante in questi anni. Fino a qualche anno fa si parlava della sclerosi multipla come della malattia misteriosa, oggi molti di questi misteri sono stati indagati. Ad oggi abbiamo a disposizione molte armi come i farmaci e la riabilitazione. Non abbiamo ancora a disposizione, purtroppo, la cura definitiva: ecco perché raccogliamo fondi per far andare avanti la ricerca che per il 70% viene finanziata dalla fondazione italiana sclerosi multipla”.
Così Angela Martino, presidente dell’associazione italiana Sclerosi multipla (Aism), oggi a Napoli in occasione di uno degli appuntamenti inseriti nella Settimana nazionale della sclerosi multipla.

Ieri, nell’ambito dell’iniziativa un gazebo in via Scarlatti con la vendita di “erbe aromatiche il cui ricavato è andato interamente alla ricerca. Siamo – spiega Martino – in fase di promozione anche della giornata mondiale della sclerosi multipla che si celebra il 30 maggio e che ha come claim ‘la mia sclerosi multipla invisibile’, patologia a cui noi, invece, vogliamo dare visibilità”.

Tra i volontari e le volontarie impegnati nella raccolta fondi al Vomero, c’è stato un ospite d’eccezione: Marco Togni, Osky per gli amici, il volontario Aism che sta percorrendo a piedi 6 mila km per sensibilizzare sulla sclerosi multipla. “In 259 giorni attraverserò – spiega alla Dire Marco – tutte le regioni peninsulari”. Bergamasco di nascita, ma ligure d’adozione, non ha avuto dubbi su quale dovesse essere il punto di partenza della sua sfida: “Sono partito il 17 marzo da Genova, precisamente da sotto il ponte Morandi che è crollato proprio quando stavo studiando il percorso da fare e ho capito che tutto doveva iniziare da lì”. Ma non solo, perché il capoluogo ligure ospita anche la sede nazionale dell’Aism.

“Sono già arrivato – prosegue – a circa 1500 km, un quarto del mio cammino. Questo è un viaggio di comunicazione, sto portando avanti una campagna di sensibilizzazione: in ogni Comune in cui arrivo cerco sempre di parlare con sindaci, amministratori, pro loco e, quando presenti, con le sezioni dell’associazione”.
Tornando al percorso, da Genova, racconta, “sono sceso fino a Roma passando per Lucca, Pisa, Siena, Viterbo, per poi risalire in centro e andare a Rieti, Norcia, zone in cui tenevo a passare per il terremoto. Dopodiché’ ho continuato a scendere fino a Cassino, Caserta e poi Napoli”. Una delle difficoltà sta nel “trovare il punto giusto dove passare: proprio la tappa di ieri l’altro era costituita da molto asfalto e pochi sentieri, difficile passare tra un’automobile e un’altra. Se mi fermano quando passo?

Si, anche perché’ mi vedono in giro con zaino, cappellino, bastone e barba lunga, qualche domanda se la fanno. Anzi, a volte, quando passo davanti alle fermate degli autobus, iniziano a farmi domande e si finisce con un capannello che mi trattiene anche 10-15 minuti”.   Il viaggio di Marco proseguirà verso Salerno, la Calabria, e ancora Basilicata e Puglia, per risalire dalla costa adriatica. La tappa conclusiva sarà  di nuovo Genova, il 30 novembre. Napoli, in questa settimana di preparazione alla giornata mondiale della sclerosi multipla, sarà anche sede di un convegno scientifico che si terra’ lunedi’ 27 allo Stelle Hotel The Businest di corso Meridionale. Organizzato dal coordinamento regionale Campania, “vedrà la partecipazione – sottolinea Martino – di tutti quelli che, in qualche modo, sono interessati
al fattore sclerosi multipla: che si tratti di lavoro, di riabilitazione, di inclusione sociale e, più in generale, di diritti – conclude – a 360 gradi”.-