Suono o Rumore?

Suono o Rumore?

15 Ottobre 2023 Off Di Corrado Caso

: “…da queste così rotte e confuse nebbie, da questi così furiosi veti e

spessi splendori, nasceva un romore non mai più da alcuna qualità

o grandezza di terremuoto o di tuono udito, dal quale usciva

tanto spavento, che ciascuno che lo sentì giudicava che il fine del

mondo fosse venuto, e la terra, l’acqua e il resto del cielo e del

mondo, nello antico caos, mescolandosi insieme, ritornassero”.

Nicolò Machiavelli scrive del suo stato d’anima di fronte a un evento atmosferico inatteso.

 Il vento in sé non genera rumore. Quest’ultimo è dovuto agli oggetti che tocca o sfiora: alberi, rami, gole, rocce, case, etc. Si crea una varietà di rumori che può dare la sensazione a chi ascolta di un ruggito, un sussurro, un ululato, un sibilo, un rombo sordo, un soffio.  Per molti si nasconde una voce, una memoria, una minaccia, un’emozione,

 Il rumore attraverso l’organo dell’udito, giunge al cervello che lo decodifica avvalendosi delle molteplici informazioni che provengono da altre aree sensoriali. Ha una variabilità di risposta da persona a persona e, nella stessa persona, dalle diverse situazioni nelle quali si trova.

La clinica universitaria ORL ( Otorino-laringoiatra)  di Magderburgo, dopo una lunga ricerca, parla di misofonia(dal greco misos-odio, fonia-suono), Una    patologia caratterizzata da un’insofferenza patologica per rumori usuali e di bassissima intensità che fanno parte della vita quotidiana come il masticare, il deglutire, il rumore dei passi, il ticchettio dell’orologio. il frinire dei grilli, il rumore della lavatrice e dello sciacquone e similari.  Una sensibilità eccessiva forse legata a un disturbo ossessivo-compulsivo. Ancora oggi, non siamo in grado di conoscerne la causa e instaurare una terapia fondata sull’evidenza. Sappiamo solo che i soggetti che ne sono affetti vivono in casi estremi una sindrome da “impazzimento”.

Il rumore in generale è un paradigma importante nelle meteoropatie perché causa cefalea, nausea, astenia, vertigini, irritabilità, ansia, difficoltà ad addormentarsi, alterazioni del sonno e risvegli. Una iper-stimolazione del sistema nervoso simpatico con produzione di cortisolo, aumento del battito cardiaco e della pressione arteriosa.

Nella reazione al rumore giocano fattori genetici (suscettibilità) e fattori acquisiti, l’effetto sorpresa e la identificabilità della sorgente. Il tipo di reazione è condizionata dal tipo di rumore: breve, intenso, improvviso, oppure atteso, cronico.

 Ho iniziato l’articolo parlando di Nicolò Macchiavelli e mi piace terminarlo con una poesia di Giovanni Pascoli “Il Tuono”.

Il poeta descrive l’ansia di una madre a causa di un violento temporale. Il suo sentimento di protezione verso il piccolo figlio e poi… la serenità ritrovata al sopraggiungere del bel tempo:

E nella notte nera come il nulla,

a un tratto, col fragor d’arduo dirupo

che frana, il tuono rimbombò di schianto:

rimbombò, rimbalzò, rotolò cupo,

e tacque, e poi rimareggiò rinfranto,

e poi vanì. Soave allora un canto,

s’udì di madre, e il moto di una culla.