Sannio, tavolo prefettizio per discutere dell’emergenza Covid

Sannio, tavolo prefettizio per discutere dell’emergenza Covid

26 Marzo 2021 0 Di M.M.

A Benevento, guidata dal nuovo Prefetto Carlo Torlontano, si è tenuto un tavolo di coordinamento delle Forze di Polizia; si affrontato, in particolare, il problema delle ricadute prodotte dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 sul sistema sanitario e ospedaliero della provincia, sull’andamento del piano vaccinale. Nel corso dei lavori, si è discusso in merito al monitoraggio delle misure di vigilanza e contrasto alla diffusione dell’epidemia attualmente in atto. Ai lavori hanno preso parte il Questore, i Comandanti Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza ed il Direttore Generale dell’ASL di Benevento. E’ stato tracciato, tra l’altro, il quadro settimanale dell’andamento epidemiologico su tutto il territorio provinciale; dalla disanima è emerso che, tra il 15 ed il 21 marzo, i positivi in provincia di Benevento sono 483; erano 469 nella precedente settimana. 

Si è preso atto che ancora critica si rivela la situazione relativa alla pressione ospedaliera sull’intera provincia, con una variazione percentuale di incidenza del +3per cento rispetto alla settimana precedente. E’ altresì emerso come sia stata sostanzialmente completata la vaccinazione del personale sanitario, degli ospiti delle case di riposo e delle strutture sociosanitarie di accoglienza, nonché delle Forze di Polizia e del personale docente. Rimangono da vaccinare delle piccole percentuali delle predette categorie. Sono soggetti che, o non si sono presentati per la vaccinazione oppure, secondo valutazione dei sanitari addetti, non sono stati ritenuti idonei per il vaccino in quel momento disponibile in quanto portatori di particolari patologie. Alla luce di quanto evidenziato nel corso della riunione e dai dati acquisiti tramite i rappresentanti delle Forze di Polizia ed i sindaci dei comuni della provincia, si è convenuto di intensificare i servizi di controllo in specifiche zone di alcune comunità locali, con l’obiettivo di scoraggiare la mobilità ingiustificata nell’ambito di quei territori e contribuire così   a contenere la diffusione del contagio.