Ospedale di Polla, la Cisl-Fp denuncia ancora una volta la grave mancanza di personale

Ospedale di Polla, la Cisl-Fp denuncia ancora una volta la grave mancanza di personale

17 Maggio 2024 Off Di La Redazione

I rappresentanti Cisl Fp della sanità del Vallo di Diano, in provincia di Salerno, dal segretario aziendale Vincenzina Cirigliano agli Rsu e componenti terminale associativo Antonio Cervone, Giuseppe Procaccio, Gianfranco Climaco e Luigi D’Alessio, con una nota indirizzata al direttore generale dell’Asl Salerno Gennaro Sosto e al direttore del presidio “Luigi Curto” di Polla Luigi Mandia, segnalano ancora una volta una forte carenza di personale di comparto, infermieri, OSS e tecnico sanitario, in quasi tutte le Unità Operative ma con una criticità in quelle di Sala operatoria, Pronto soccorso, Medicina, Neurologia e Pediatria.
Anche per il personale amministrativo sarebbe necessario un potenziamento. Attualmente il personale è costretto ad effettuare turni massacranti di 12 ore continuative, a non poter beneficiare dei riposi biologici necessari poiché comandati a fare ore di straordinario, nonché assoggettati a rischi per un eccessivo carico di lavoro difformemente a quanto previsto dalla normativa vigente. Tali condizioni non possono più essere tollerate poiché il personale, pur prodigandosi in modo encomiabile, non è più nelle condizioni di garantire servizi puntuali e i livelli essenziali minimi di assistenza. Tale carenza segnalata già in altre occasioni dalla nostra organizzazione sindacale e attualmente rilevata anche dal Responsabile del reparto di Anestesia e Rianimazione con una nota del 2 maggio, evidenzia l’impossibilità in molte occasioni di poter garantire le normali attività per interventi di chirurgia ordinari. Gli operatori sanitari lamentano un carico di lavoro eccessivo e la difficoltà ad usufruire di istituti contrattuali quali permessi e ferie per la conciliazione dei tempi di vita. Inoltre risulta alquanto grave che alcuni operatori, nel mentre effettuano il proprio servizio, abbiano accusato malori, tanto da dover ricorrere alle cure urgenti e ad allontanarsi dal lavoro, mentre altri lamentano problemi di salute riconducibili a “stress lavorativo” con conseguente assenza dal lavoro e ricorso alle cure.
Tenuto conto che a breve inizierà anche il periodo delle ferie estive e che il perdurare di tali condizioni renderà inevitabile la riduzione dell’attività e la riduzione dei posti letto, con inesorabili disservizi a carico degli utenti, non sarà possibile garantire i servizi di base ed assicurare la necessaria assistenza. Per di più circolano notizie di una imminente sospensione delle attività di Neurologia che necessita di una urgente discussione, al fine di garantire i servizi indispensabili per le comunità del comprensorio e di consentire al presidio ospedaliero di Polla di mantenere la sua identità di ospedale di prossimità.
I delegati CISL FP Vallo di Diano prendono atto che è intervenuta una convocazione per il giorno 21 maggio, ma chiedono altresì che alla stessa partecipi la Direzione strategica aziendale, poiché nessuna strategia è perseguibile senza il coinvolgimento della Direzione sanitaria dell’ente ovvero senza la presenza del direttore sanitario Primo Sergianni. Per reperire urgentemente personale infermieristico e altre figure di comparto quali OSS e personale tecnico bisogna concretamente ipotizzare soluzioni specifiche e indirizzate soprattutto verso le aree disagiate attraverso mobilità intra ed extraregionali, avvisi per manifestazioni di interesse anche a tempo determinato ma per le particolari sedi periferiche, poiché in assenza non sarà mai possibile adeguare gli organici al fabbisogno assistenziale di quei territori. Questa è l’unica strategia da mettere in campo al fine di fronteggiare e governare al meglio le fasi di assistenza con la massima tempestiva efficacia ed efficienza, a tutela della sicurezza degli operatori e della salute dei cittadini, poiché se la situazione dovesse perdurare, nel periodo estivo avremo indubbiamente una riduzione drastica dei posti letto e delle attività sanitarie, nonché una ulteriore riduzione delle sedute operatorie.