San Tar pensaci tu

San Tar pensaci tu

20 Novembre 2018 0 Di Angela Freda

Il Comune di Polla non ci sta a perdere la possibilità di avere bambini “autoctoni” e così approva una delibera con la quale ricorre al Tribunale amministrativo regionale per evitare la soppressione del punto nascita del “Curto”.

Le responsabilità sulla chiusura del punto nascita dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla rimbalzano da una parte all’altra, da un ente all’altro, da un territorio all’altro.

E c’è il rischio pressoché reale che a pagare le spese di questo “ballo delle debuttanti allo sbaraglio”, si passi il termine, siano sempre e solo i cittadini ed i loro diritti. Un diritto imprescindibile, quello alla salute appunto, che rischia di diventare una chimera per tanti cittadini salernitani e contro la cui negazione si è espresso fermamente il consiglio comunale di Polla.

Riunitosi ieri sera in seduta straordinaria, il consiglio comunale della città che ospita uno dei punti nascita a rischio soppressione, ha deciso all’unanimità di impugnare il provvedimento del Ministero e di presentare ricorso al TAR.

Una scelta, questa, avversata da alcuni primi cittadini valdianesi, in quanto ritenuta inopportuna ed azzardata, ad alto rischio. Nel caso in cui il TAR, infatti, dovesse respingere il ricorso, nessuna speranza avrebbe più il punto nascita pollese. Ma il primo cittadino di Polla non è dello stesso avviso.

“Innanzitutto, spiega il sindaco Rocco Giuliano, attenderemo i 60 giorni entro i quali il Ministero dovrà dare la risposta alla nuova richiesta di deroga da parte della Regione Campania. Successivamente, in caso di risposta negativa, di sicuro seguiremo le vie legali e non lasceremo nulla di intentato per evitare questo ennesimo scippo al territorio”.

Intanto, sul fronte costiero, anche il Golfo di Policastro si prepara a lottare per tenersi stretto il punto nascita dell’ospedale dell’Immacolata a Sapri. Una manifestazione di protesta è in programma per giovedì 22 novembre, quando in piazza, per difendere il proprio “diritto all’identità”, scenderanno cittadini, studenti en rappresentanti delle istituzioni.