Una diversa organizzazione per garantire assistenza nelle zone disagiate del Sannio

Una diversa organizzazione per garantire assistenza nelle zone disagiate del Sannio

20 Novembre 2018 0 Di Marco Mastella

Il manager dell’Asl di Benevento, Franklin Picker: “Ho fatto mie le istanze della comunità e dei primi cittadini, non si può mai derogare al bene  primario che è quello di tutelare la salute della gente”.

Tre sub-ambiti per consentire di coprire le carenze dei medici di base. E’ l’impegno che il direttore dell’Asl sannita, Franklin Picker, ha assunto con i sindaci dei comuni, i cui territori contribuiscono a costituire l’area dell’Alto Tammaro. La decisione è emersa, oggi, al termine di un confronto che ha visto intorno allo stesso tavolo il responsabile dell’azienda sanitaria locale ed i primi cittadini di Campolattaro, Castelpagano, Colle Sannita, Fragneto Monforte, Fragneto l’Abate, Reino, Sassinoro, Circello, Morcone e Santa Croce del Sannio. “In sostanza – spiega Picker – abbiamo discusso della proposta che mi è stata avanzata. Procederemo ad una revisione dei criteri con cui sono stati sino ad oggi inquadrati i territori in questione per porre riparo alle difficoltà, che i cittadini vivono nelle zone dove il servizio è più carente”.

Il problema, tra l’altro, è diventato ancora più acuto a causa del pensionamento di alcuni medici di medicina generale. Con la misura individuata, si assicura all’utenza la possibilità di scelta del medico nel luogo di residenza eliminando, sostanzialmente, le difficoltà sinora vissute dai pazienti in termini di tempo e distanze, per raggiungere i presidi medici. “Non ho esitato – aggiunge – a fare mie le criticità rappresentatemi dai sindaci. Giovedì, al più tardi venerdì, formalizzerò con apposita delibera la decisione, configurandola come una fase sperimentale; ne darò, naturalmente, comunicazione in Regione”. Ci saranno dei costi aggiuntivi? “Non è improbabile – è la risposta – ma saranno di certo contenuti. In ogni caso, non c’è costo che tenga quando è in discussione un bene primario come la tutela della salute della comunità”.