Salerno, il “Ruggi” fa Stato a sé

Salerno, il “Ruggi” fa Stato a sé

5 Maggio 2020 0 Di La Redazione

La Cisl-Fp: “Con molta probabilità, a distanza di un quadriennio, si potrebbe scoprire che lo stesso personale assunto per emergenza Covid-19 forse non copre le attuali carenze”.

 

‘’L’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno si sta precludendo la eventualità di utilizzare in convenzione graduatorie utili in altre enti per personale assunto a tempo determinato per emergenza Covid-19, in maniera oltretutto incomprensibile, atteso che tale modalità viene applicata in tutte le altre Aziende sanitarie della Campania e per tutti gli operatori sanitari che si trovano nelle stesse condizioni”. A dichiararlo è il segretario generale della Cisl Fp di Salerno Pietro Antonacchio.

“Il paradosso cui si assiste nell’Azienda salernitana è purtroppo da evidenziare atteso che la maggior parte dei lavoratori assunti sono stati reclutati utilizzando graduatorie di altre Asl della Campania (OSS e CPS Infermieri), laddove gli stessi sono risultati idonei in concorsi banditi per contratti di lavoro a tempo indeterminato.”- aggiunge Antonacchio.

Poi il dirigente cislino sottolinea.” Ne deriva pertanto che giovani cittadini del nostro territorio, idonei in graduatorie a tempo indeterminato vigenti in enti sanitari della regione e allo stato reclutati a tempo determinato a qualsiasi titolo, sono costretti a dover verificare che senza una logica ragione, la Azienda salernitana rifiuta il tentativo di chiedere l’utilizzo in convenzione di graduatorie di altre Asl, mettendo in condizione gli interessati a dover emigrare in altre regioni ovvero, nella peggiore delle ipotesi, a dover rifiutare l’incarico”.

E precisa. “Nella fattispecie esposta il diniego viene motivato in quanto il reclutamento effettuato non è direttamente riferibile alle ordinarie esigenze di organico, ma tale assunto contrasta con una semplice considerazione: sono le carenze di organico che hanno determinato l’emergenza per assumere a tempo determinato un numero di operatori sanitari, rispetto ad una dotazione organica all’epoca quantificata sul personale in servizio che si rammenta essere datata al 2016”.

“Ne deriva una semplice constatazione che con molta probabilità, a distanza di un quadriennio, si potrebbe scoprire che lo stesso personale assunto per emergenza Covid-19 forse non copre le attuali carenze d’organico ed effettivamente determinatesi, a seguito della fuoriuscita di centinaia di professionisti ed operatori sanitari dall’azienda salernitana” – conclude il segretario generale Cisl.