Rucola o ruchetta, questo è il problema

Rucola o ruchetta, questo è il problema

6 Gennaio 2019 0 Di Pasquale Maria Sansone

Coltivata o spontanea l’umile erbaggio ha una serie incredibili di proprietà benefiche per cui, al di là del sapore amarognolo non gradito a tutti, andrebbe consumato abitualmente.

La rucola (eruca sativa) è una saporita pianta appartenente alla famiglia delle Crocifere genere Brasicacee. Questa pianta è comune trovarla nei mercati ortofrutticoli come specie coltivata.

Dall’inconfondibile gusto amarognolo è tipicamente consumata nell’insalata. La pianta deve il suo sapore piccante a un glucoside che genera un essenza solfocianica dalle proprietà toniche ed eccitanti. Cresce anche allo stato spontaneo ai bordi dei campi, nelle macerie fino ad ottocento metri d’altezza. Si riconosce per il suto eretto peloso verso il basso, con grandi foglie basali disposte a rosetta.

Le foglie di un verde scuro hanno una caratteristica forma che ricorda alcune verdure dello stesso genere come i cavoli di rapa e il ravanello. Il fiore della rucola è dotato di un colore giallo pallido in alcuni casi tendente al bianco con striature violacee. Le foglie basali sono grandi pennate con lobi irregolari. Le parti aeree della pianta sono antiscorbutiche, eccitanti, stimolanti, stomatiche, toniche; le radici sono stimolanti.

Le radici della rucola unite a quelle della bardana e dell’ortica servono a preparare un ottima lozione stimolante del cuoio capelluto. Le parti aeree della pianta ricche di vitamina C e di sali minerali possono essere consumate fresche in insalate dal gradevole e caratteristico sapore. La Diplotaxis comune che molti confondono con la rucola è invece un altro tipo di pianta. La Diplotaxis è anche chiamata “ruchetta” ed appartiene sempre alla famiglia delle crocifere, ma, trattasi di una pianta più selvatica.

Quest’altro genere di pianta sempre mangereccia e con proprietà molto vicine alla rucola è dotata di un sapore più penetrante e piccante. Cresce ai margini delle strade, nella zona campestre fino ai monti. Predilige terreni assolati. Le foglie basali sono un po’ carnose, oblunghe, strette sinuato-dentate o lirato-pennatofesse. I fiori sono piccoli giallo solfini. Le Diplotaxis sono presenti in circa trenta specie diverse, le più note varietà mediterranee sono la Diplotaxis Muralis e la Diplotaxis Tenuifolia.

È molto importante nella raccolta prediligere quelle piante che crescono in sentieri non molto vicini al traffico automobilistico. Riconoscere le due piante per un esperto di erbe o per un coltivatore è cosa quanto mai semplice. Per un principiante può essere di aiuto la parte floreale estremamente diversa nelle due specie. Il fiore della Diplotaxis (ruchetta) è giallo intenso solfino, mentre quello della Eruca Sativa (rucola) è biancastro con striature violacee. Le foglie basali della rucola sono molto più grandi di quelle della ruchetta. Il sapore è più intenso nella varietà selvatica cioè, nella ruchetta la quale da molti è considerata più buona.