Ricordarsi degli ultimi

Ricordarsi degli ultimi

3 Maggio 2020 0 Di Giuseppe Manzo

Un’idea della curia per dare un aiuto concreto non solo agli ospedali ed ai centri sanitari ma anche a tutte le famiglie in difficoltà dell’Agro nocerino sarnese.

 

L’iniziativa benefica arriva dal vescovo della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, Giuseppe Giudice, che ha voluto donare mascherine attraverso la Caritas, agli operatori delle strutture ospedaliere e sanitarie presenti nell’Agro-nocerino per fare fronte all’emergenza coronavirus.

Ma il vescovo di Nocera-Sarno, oltre al mondo sanitario, ha inteso rivolgere un pensiero anche alle famiglie in situazione di povertà.

La crisi colpisce tutti, ma a pagare di più sono le fasce più deboli. Per questo monsignor Giudice ha destinato risorse alle parrocchie per aiutare le famiglie del territorio già in situazione di disagio che l’emergenza sanitaria ha messo ancora di più in difficoltà.

‘Siamo in guerra, e la guerra è il tempo della carità! Come Diocesi abbiamo offerto, come segno di condivisione, 4.000 mascherine agli ospedali e ad altri centri – afferma  il vescovo di Nocera-Sarno – Vogliamo, attraverso il magazzino della carità e le opere segno che continuano, sostenuti dalla Caritas italiana, essere vicini alle nostre parrocchie anche con l’invio di generi alimentari per le famiglie in disagio”.

“Chiedo ai parroci e ai superiori delle case religiose di attivare, attraverso operatori della Caritas attenti e prudenti, un servizio per monitorare i bisogni delle parrocchie. In questo tempo di smarrimento, operiamo per far sì che le nostre parrocchie, pur mantenendo le disposizioni dei vari Decreti emanati, diventino sempre più centri operativi per distribuire la carità” – aggiunge monsignor Giudice.

E chiede che “si senta sul territorio la presenza dei sacerdoti e delle parrocchie, mentre negli ospedali tanti sono in trincea per salvare vite umane. Non mancherà a Voi, come in altri momenti, quella fantasia della carità che aiuta, in modo discreto ma vero, ad essere vicini alle persone. Sarà una goccia, ma senza questa goccia – come ebbe a dire Santa Teresa di Calcutta – l’oceano sarebbe più povero”.

“Invito come presidente della Caritas diocesana, a prendere contatti con la nostra Caritas per coordinare la presenza sul territorio. Mentre viviamo questo tempo con grande responsabilità e con grande fiducia” – conclude il presule.