Quando vince la vita

Quando vince la vita

14 Marzo 2024 Off Di La Redazione

Ictus alla quattordicesima settimana di gravidanza, mamma e bimbo salvati all’Ospedale del Mare. 

Salvato da morte certa ancor prima di nascere. È la straordinaria storia del piccolo Salvatore, ma anche della sua mamma Chiara (nomi di fantasia per tutelarne la privacy), colpita da un ictus ischemico alla dodicesima  settimana di gravidanza. La futura mamma è stata salvata all’ospedale del Mare di Napoli grazie allo  straordinario lavoro di una equipe multidisciplinare che ha deciso di intervenire con un intervento molto  delicato. Chiara, soli anni 27, è arrivata in pronto soccorso accompagnata dal marito. Inizialmente vigile, la  futura mamma ha da subito mostrato sintomi preoccupanti: una lieve paralisi del lato sinistro e una difficoltà  a muovere gli arti. Di qui la decisione di procedere immediatamente ad una risonanza magnetica all’encefalo  e ai vasi sanguigni. Immediata e terribile la diagnosi: ischemia in atto, causata dall’occlusione completa  dell’arteria cerebrale media di destra. Chiara, seguita dal neurologo Donato Colella fin dal suo arrivo in pronto  soccorso, dopo la risonanza magnetica ha mostrato un rapido e netto peggioramento dei sintomi. Considerata  la progressione del quadro clinico, dopo un breve consulto, i medici hanno quindi deciso di trasferire la giovane  paziente presso l’Unità Operativa Complessa di Neuroradiologia diretta dal dottor Vincenzo D’Agostino per  sottoporla ad un intervento urgente di tromboectomia meccanica. A quel punto mamma e bimbo sono stati  affidati alle mani dei neuroradiologi Valeria Piscitelli e Fabrizio Fasano che, con l’assistenza degli anestesisti  Giovanni Gallo, Angelo Affinito e la collaborazione dell’equipe composta da tecnici di radiologia RSM e  infermieri, hanno realizzato con successo l’intervento di disostruzione meccanica del vaso cerebrale chiuso  (trombectomia). «Secondo la letteratura medica la paziente aveva il 50% delle probabilità di non sopravvivere,  il 90% di possibilità di riportare una grave disabilità e l’80% di perdere il bambino – sottolineano i medici – invece tutti e due ce l’hanno fatta». Dopo vari giorni di ricovero, dapprima presso l’Unità Operativa Complessa  di Neurologia diretta dal dottor Vincenzo Palma, poi nell’Unità Operativa Complessa di Anestesia e  Rianimazione diretta dal dottor Ciro Fittipaldi e successivamente nella Stroke Unit, Chiara è stata dimessa, con un recupero pressoché completo del deficit neurologico e la gravidanza procede tuttora regolarmente. 

«Una storia straordinaria finita al meglio grazie ad un lavoro di squadra eccellente e grazie all’impegno di tutto  il personale, a partire del pronto soccorso», dice il direttore generale Ciro Verdoliva.