Pietro de Maio, lo sport un tassello fondamentale per il benessere dei bambini e degli adulti

Pietro de Maio, lo sport un tassello fondamentale per il benessere dei bambini e degli adulti

11 Agosto 2021 0 Di Anna Mozzi e Pasquale Maria Sansone

Il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali ha annunciato finalmente che tutti quei collaboratori sportivi che ad Agosto risultano ancora in attesa dei pagamenti delle indennità di aprile-maggio o di quelle ancora precedenti riceveranno a breve le loro spettanze. Sport e Salute conferma.

Lo Sport è sicuramente tra i comparti più penalizzati dalla pandemia, ma sembra proprio che questa compagine ministeriale, probabilmente incoraggiata dai risultati entusiasmanti dei nostri atleti olimpici e stimolata da un Sottosegretario addetto ai lavori, stia finalmente prendendo coscienza dell’alto valore dell’attività sportiva.

Di Sport, Salute e Covid oggi parliamo con un valente avvocato che coniuga la sua attività forense con quella di Dirigente Sportivo.

 Pietro de Maio, legale specializzato in diritto penale e diritto sportivo, classe 1987. Laureatosi con una tesi sperimentale riguardante il diritto sportivo dal titolo “La giustizia sportiva: l’ordinamento calcistico, responsabilità e tutele delle società sportive professionistiche” per la quale ottiene il massimo dei voti. Ha ricoperto il ruolo di Presidente di tre diverse società dilettantistiche vincendo il campionato F.I.G.C. di 1^ categoria. Ha fondato la 23 b.d.c. società di rappresentanze sportive che ha seguito e diretto fino a veder esordire in serie B tre dei propri assistiti. Svolge oggi la propria professione legale nei propri studi di Napoli e Roma.

Come ha vissuto e come vive, come ha affrontato e come affronta la paura della pandemia e la paura del contagio ed il notevole disagio per le indispensabili e severe misure restrittive?

Personalmente ritengo che i disagi affrontati e patiti abbiano avuto importanti conseguenze per ogni settore produttivo del nostro paese ed in particolar modo per lo Sport. Intere generazioni purtroppo hanno visto limitarsi il proprio accesso alle discipline sportive per via della pandemia e, così facendo, molti adolescenti o anche bambini non hanno potuto integrare la propria crescita personale con il confronto generazionale e la maturazione psico-fisica che in fase di crescita è fondamentale. La paura della pandemia ha fatalmente segnato i nostri rapporti interpersonali e le nostre abitudini che purtroppo dubito potranno mai essere le stesse del periodo pre-pandemico. Temo tuttavia che avremo ancora giorni difficili di fronte a noi ma dovremo affrontarli con rinnovata fiducia e senso civico.

Quanti danni, secondo Lei, hanno arrecato allo sport in generale ed al calcio in particolare la pandemia, le indiscriminate chiusure e la confusa se non cattiva gestione politica?

I danni sono davvero ingenti, penso soprattutto a quegli atleti giovani che erano in una fase fondamentale della loro carriera che non tornerà più. Mi riferisco agli atleti in procinto di esordire in campionati professionistici o coloro i quali si trovavano a rappresentare le nazionali, nel calcio come in tanti altri Sport. La gestione politica non credo sia stata facile rispetto ad una problematica senza precedenti nella storia tuttavia, non mi sento di condannare i vertici politici nazionali ed internazionali ma saranno certamente colpevoli se le risorse che saranno destinate allo sport non verranno correttamente utilizzate per far crescere il movimento sportivo in generale mentre, in particolare, mi auguro che venga rifondato il movimento dilettantistico e giovanile in Italia, da sempre le spine dorsali di tutto il calcio, anche quello professionistico che su esse si basa.

 Quanto valore Lei attribuisce al binomio sport-salute, ovvero quanto è fondamentale per Lei l’attività sportiva per il conseguimento del benessere psico-fisico?

Lo Sport per me è uno dei pilastri fondamentali per la crescita di bambini prima e ragazzi poi, ma è anche una delle attività più importanti che un adulto possa eseguire. Senza Sport e senza attività fisica difficilmente ritengo possa esserci il raggiungimento della propria serenità e del proprio benessere psico-fisico. Riassumerei dicendo che lo sport è uno dei tasselli più importanti per la crescita e per la salute in generale.

Che cosa le hanno dato l’attività sportiva ed in particolar modo il calcio in termini di crescita personale, sociale e professionale?

Il Calcio e lo Sport sono sempre stati per me una passione vissuta sin dalla tenera età. Una passione che mi ha accompagnato anche nel seguito della mia vita. Ecco perché già dopo il liceo, a soli 19 anni, sono stato il presidente della squadra del quartiere Chiaia di Napoli che ha affrontato i campionati di 2^ e 3^ categoria per poi passare all’Atletico Portici con cui ho affrontato e vinto il campionato di 1^ categoria. In seguito Il calcio e lo sport da semplice passione sono diventati anche una professione dal momento che ho deciso di specializzarmi in diritto sportivo e dal momento che ho fondato una società di procure sportive. Da ultima, ma non meno importante l’esperienza di Casavatore in 1^ categoria dove sono stato il Presidente della locale squadra di calcio sino a poco prima dell’avvento della pandemia.