Penisola sorrentina, dal Governo stop agli accordi per vaccinare il personale turistico

Penisola sorrentina, dal Governo stop agli accordi per vaccinare il personale turistico

13 Aprile 2021 0 Di Gaetano Milone

Con il diktat del generale Figliuolo che impone la vaccinazione per fasce d’età (ultra 80, gli ultra 70 e 60 più le categorie fragili) su tutto il territorio nazionale, cadono  i  protocolli d’intesa stilato tra Federalberghi ed Asl Na 3 Sud sulla possibilità di vaccinare i propri dipendenti, le proposte similari delle altre categorie produttive e le speranze degli abitanti delle isola di Capri, Ischia e Procida di diventare covid free in tempi rapidi per tentare di salvare la stagione turistica ormai compromessa.

In Penisola sorrentina, domani sera, i sei Sindaci del territorio da Vico Equense a Massa Lubrense, incontreranno al comune di Sorrento, l’ing. Gennaro Sosto Direttore Generale dell’Asl Na 3 Sud, per chiedere tra l’altro, l’aumento delle dosi di vaccino giornalmente fornite ai centri vaccinali di Vico Equense, (Ospedale De Luca e Rossano), Villa Fondi (Piano di Sorrento) e Villa Cerulli a Massa Lubrense.

Creare altri punti di vaccinazione in penisola sorrentina appare, infatti, superfluo ed antieconomico, per i comuni che dovrebbero gestirli, alla luce della sottoutilizzazione dei tre punti vaccinali già esistenti.

 Raddoppiare invece la fornitura delle dosi portandole a duecento cinquanta giornaliere per i punti vaccinali di Vico Equense e Massa Lubrense (attualmente attestati sui cento vaccini giornalieri), e cinquecento a Villa Fondi (da oggi già aumentati a 300) sarebbe l’ottimale ed economica soluzione (mille al giorno), per completare le vaccinazioni delle popolazioni locali entro brevissimo tempo. Subito dopo, si potrebbe passare ad iniettare il siero anti Covid al personale impegnato negli alberghi (molti sono i dipendenti di fuori penisola), ai Ncc, ai Ristoratori, B&B, Guide Turistiche e tutti quanti impegnati nel settore turistico commerciale della costiera.

La soluzione o meglio l’accelerazione alla campagna vaccinale può venire solamente dall’aumento della disponibilità dei vaccini, conditio sine qua non, per un’apertura della stagione turistica entro il mese di giugno.