Ospedale di Polla, c’è chi si accontenta e chi no

Ospedale di Polla, c’è chi si accontenta e chi no

15 Febbraio 2019 0 Di Angela Freda

Il futuro del “Luigi Curto” così come delineato dal nuovo piano ospedaliero, stilato dalla Regione e approvato dal Governo, divide gli amministratori locali.

L’ospedale di Polla è Dea di primo livello. Ma in che direzione naviga? E soprattutto, cosa ha dovuto sacrificare in nome del nuovo piano ospedaliero regionale? Di questo e molto altro si è discusso ieri a Polla, presso il “Luigi Curto”, in un incontro fortemente voluto dal sindaco della cittadina pollese, Rocco Giuliano, preoccupato per il futuro del nosocomio. All’incontro hanno preso parte, su invito di Giuliano, numerosi primi cittadini valdianesi. Il neo consigliere provinciale Giovanni Guzzo, ed operatori del settore sanitario e dei sindacati. Sull’ospedale di Polla e sulla sanità valdianese in genere, sono emerse due correnti di pensiero: una più ottimistica, che considera il riconoscimento del Luigi Curto come Dea di I Livello il tassello fondamentale che ha salvato l’ospedale, destinato a diventare altrimenti un “pronto soccorso”, rendendo possibile anche il mantenimento del Punto nascite.

Da qui, secondo questa corrente di pensiero, si può e si deve ripartire, attraverso una riorganizzazione dello stesso ospedale, che ha fatto registrare purtroppo nel recente passato una diminuzione di ricoveri che, in alcuni reparti, va dal 30 al 50%, e questo, secondo l’assessore Matera, anche a causa della mancanza di medici.

C’è poi un’altra corrente di pensiero più critica e meno fiduciosa, che vede molto difficile realizzare quanto promesso sulla carta, e che considera comunque quelle sulla sanità del Vallo di Diano “decisioni prese dall’alto”, senza concertazione territoriale preventiva. Tra i sostenitori di questa seconda tesi, proprio il sindaco Rocco Giuliano, il quale “sono necessari impegni economici che mettano l’ospedale nelle condizioni di dare risposte agli ammalati e di bloccare l’emigrazione sanitaria”.

C’è poi un ulteriore problema emerso dall’incontro e che riguarda la riorganizzazione dell’emergenza-urgenza territoriale. Un equilibrio difficile da realizzare, e trovarlo dovrebbe essere la “mission” del tavolo tecnico territoriale in tema sanità che è stato istituito a margine dell’incontro di ieri, un tavolo tecnico-sanitario che avrà il compito di rappresentare “con un’unica voce” le istanze del Vallo di Diano in tema sanità, e che  sarà costituito oltre che dal sindaco di Polla, Rocco Giuliano, anche dal presidente della Comunità montana Vallo di Diano, Raffaele Accetta, dal direttore dell’ospedale “Luigi Curto”, Luigi Mandia, dal presidente del Distretto sanitario valdianese e sindaco di Sala Consilina, Francesco Cavallone e dalle rappresentanze sindacali.

Un organo che dovrebbe sostituire il Comitato dei sindaci dell’Asl di Salerno, del quale da tempo si sono perse le tracce, e al quale è stato invitato l’Assessore regionale Corrado Matera, che ha dato la sua disponibilità.