Nursing Up: “Nessun passo indietro sull’indennità specifica degli infermieri”

Nursing Up: “Nessun passo indietro sull’indennità specifica degli infermieri”

5 Dicembre 2020 0 Di La Redazione

Antonio De Palma: “Blindare subito i 105 euro al mese e lavorare per maggiori risorse in busta paga. Servono almeno altri 100 milioni per gli infermieri”.

 

“All’interno del vasto panorama delle figure professionali sanitarie, quella dell’infermiere si sostanzia in un complesso integrato di conoscenze, competenze ed abilità che non sono finalizzate a produrre mere prestazioni, come accade per altri operatori, ma bensì un insieme integrato e dinamico di attività complesse, di tipo preventivo, curativo e di salvaguardia della salute individuale e collettiva”. Con queste significative parole Antonio De Palma, presidente nazionale del Sindacato Nursing Up, ha inteso rivolgersi con una missiva all’onorevole Fabio Melilli presidente della Commissione Bilancio della Camera e a tutti i componenti della medesima, sollevando la straordinaria specificità del ruolo infermieristico nel mondo sanitario italiano e chiedendo ancora una volta a gran voce, come leader del sindacato che ha chiamato gli infermieri a manifestare e scioperare sotto la pioggia , che vengano “spente” sul nascere quelle pericolose iniziative che rischiano di depauperare quanto gli infermieri italiani hanno ottenuto fin ora, riuscendo laddove nessun altro sindacato era riuscito ad arrivare.

Ovvero ottenere la prima indennità specifica che porterà più di 100 euro nelle tasche di quei professionisti della sanità che stanno continuando, in un frangente delicato come questo della seconda ondata della pandemia, a dimostrare sul campo di essere in grado di reggere il peso di un sistema deficitario e disorganizzato, rischiando la propria pelle con turni massacranti, carenza di personale e sistemi di protezione individuale sempre più discutibili. Come il caso di quegli infermieri del Covid Center dell’Ospedale del Mare di Napoli, che nell’ambito dello stesso turno devono occuparsi di reparti covid e non-covid, rischiando loro malgrado di diventare veicolo di infezione.

“Ieri abbiamo manifestato a Napoli, Milano, Genova, Bolzano, città chiave di regioni costantemente a rischio per l’emergenza sanitaria. Città dove combattiamo e svolgiamo il nostro ruolo ogni giorno di tutela della salute pubblica. Ai prefetti abbiamo chiesto di farsi portavoce delle nostre istanze e continueremo a farlo”, conclude De Palma.