Maurizio Schifilliti, passione e voglia di divertirsi gli ingredienti per fare sport in armonia

Maurizio Schifilliti, passione e voglia di divertirsi gli ingredienti per fare sport in armonia

7 Aprile 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

“Lo sport è l’unicospettacolo che, per quante volte tu lo veda, non sai mai come andrà a finire.” (NEIL SIMON)

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un pallavolista col camice bianco: Maurizio Schifilliti.

In qualità di medico e di sportivo come ha vissuto e come vive la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili severe misure restrittive?

Il Covid ha decisamente cambiato il modo di vivere di ognuno di noi. Abbiamo trascorso i primi mesi della pandemia in maniera drammatica e subìto un cambiamento repentino sotto l’aspetto medico, sportivo e sociale. Tutto ciò mi ha portato, per l’attività di medico oncologo da me svolta, a dover rinunciare per qualche periodo, a malincuore, alla mia più grande passione sportiva, la pallavolo, per salvaguardare i miei pazienti, la mia famiglia e tutte le persone a me più vicine. Abbiamo sperato, fin da subito, di poter trovare una cura per poterne uscire il prima possibile e con la scoperta del vaccino siamo riusciti a vedere quella luce in fondo al tunnel che pensavamo di non vedere mai. Con molta fatica e tanto sacrificio stiamo cercando di tornare alle nostre vecchie abitudini con la consapevolezza che la strada sarà ancora lunga. Avendo lavorato in un reparto Covid, so cosa significhino la paura e il timore che si provano a partire dai pazienti passando per i familiari e finendo al personale sanitario. Oggi, nonostante la fine dell’emergenza sanitaria, però, sarebbe un errore abbassare la guardia e allentare le misure di sicurezza pensando che tutto sia finito.

Quanti danni hanno causato allo Sport le chiusure indiscriminate della prima ora e la confusa gestione politica?

I danni purtroppo ci sono stati soprattutto sotto l’aspetto economico. Ci siamo ritrovati a dover affrontare un mostro invisibile e fronteggiarlo non è stato facile per nessuno. L’esperienza di questi anni ci ha permesso di conoscerlo meglio e di poter mettere in atto delle adeguate misure preventive fino alla vaccinazione. Abbiamo avuto e stiamo avendo la possibilità di poter fare lo sport che più ci piace praticare e sarebbe un vero peccato, dopo tutti gli sforzi fatti fino ad oggi, tornare nuovamente al punto di partenza.

 

 

 

Quanto valore attribuisce al binomio Sport-Salute ovvero quanto è fondamentale l’attività sportiva per il conseguimento ed il mantenimento del benessere psicofisico?

Credo sia essenziale praticare l’attività sportiva di qualsiasi tipo e a qualunque età. Correlare allo sport anche un adeguato stile di vita permette di prevenire e ridurre i fattori di rischio cardiovascolari. Reputo importante inculcare questi valori ai ragazzi di oggi che, a volte, preferiscono i social network all’attività sportiva rinunciando, tra l’altro, alle amicizie che nascono in uno sport di squadra come la pallavolo e con cui si condividono vittorie e sconfitte.

Cosa le ha dato la pratica sportiva in termini di crescita personale sociale e professionale?

Devo dire che senza lo sport non sarei arrivato ad essere la persona che sono oggi. La pallavolo mi ha aiutato moltissimo fin da bambino per la mia crescita caratteriale e professionale. Ho creato tantissimi legami e conosciuto tantissimi ragazzi, alcuni dei quali sono diventati miei cari amici, che mi hanno trasmesso valori umani e morali. Associare lavoro e pallavolo non è stato facile e non lo è tutt’oggi, ma finché ci sono la passione e la voglia di divertirsi credo che ne valga la pena perché li reputo gli ingredienti giusti per fare sport in armonia.