Luca Rango: “I tempi sono cambiati, i bambini non rincorrono più un pallone ma uno smartphone”

Luca Rango: “I tempi sono cambiati, i bambini non rincorrono più un pallone ma uno smartphone”

28 Luglio 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone
Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un valido giocatore di Futsal: Luca Rango.
Under21 Nazionale Latina Calcio a 5; Under21 Regionale Accademia Sport; Serie C2 Latina MMXVII; Serie A1 Latina Calcio a 5; Serie B Fondi Calcio a 5; Serie C1 Fondi calcio a 5; Serie D Latina Calcio a 5.

Come ha vissuto e come vive la paura della pandemia ed il notevole disagio legato alle indispensabili severe misure restrittive?

Stiamo vivendo un periodo storico della nostra esistenza, probabilmente uno di quei periodi che un giorno racconteremo ai nostri figli. Sicuramente non un periodo facile, soprattutto per chi pratica attività sportiva e non riesce ad avere regolarità nella propria routine poiché bisogna avere accortezze, anche minime, alle quali prima non facevamo caso. Io, personalmente, sto vivendo questi momenti con molta cautela, cercando di pensare a non mettere a rischio, più che me, la mia famiglia. Ma, allo stesso tempo, sono fiducioso che tutto ciò finirà e torneremo alla vita di sempre, cercando di convivere anche contro questo maledetto mostro.

Quanti danni hanno causato allo Sport le chiusure indiscriminate della prima ora e la confusa gestione politica?

Lo sport sicuramente ne ha risentito parecchio, è stato bloccato a 360° e questo ha portato ad un aumento dell’abbandono dell’attività motoria da parte della stragrande maggioranza dei ragazzi e dei bambini. 

Il futsal, soprattutto quello regionale, ha pagato tantissimo le misure restrittive ed ha visto anche la fine definitiva di molte società che già in precedenza erano in difficoltà. Il Nazionale, lo scorso anno, è andato avanti seppur le tantissime difficoltà ma con un dispendio economico elevato a causa dei giri di tampone ogni fine settimana per disputare la partita. Quest’anno ci ritroviamo a combattere con una disorganizzazione generale, non solo dal punto di vista dei protocolli ma anche dell’organizzazione generale dei campionati, a partire dalle giovanili fino ad arrivare alle prime squadre: rinvii, quarantene, sono le parole che ormai fanno parte della nostra quotidianità e ci siamo veramente stancati di tutto ciò ma non perdiamo la speranza di andare avanti e scendere in campo per divertirci, che è il nostro vero ed unico obiettivo. 

Quanto valore attribuisce al binomio Sport-Salute ovvero quanto è fondamentale l’attività sportiva per il conseguimento ed il mantenimento del benessere psicofisico?

La pratica dell’attività motoria è importantissima, perché ha un beneficio non solo fisico ma anche mentale ed inclusivo. I bambini di oggi crescono attaccati ad un telefono, mentre, per fortuna, io rientro in quegli anni in cui ancora si andava a citofonare all’amico vicino di casa e si scendeva giù con un super Santos ed un cancello come porta. Per chi come me, allena anche nei settori giovanili, si accorge di quanto siano cambiati i tempi e quante difficoltà di apprendimento e di esecuzione del gesto motorio, ci siano in questo momento! Ma, in realtà, ci troviamo a combattere con un aspetto ancor più forte e importante dei due elencati prima, ovvero: l’abbandono dello sport. Il nostro primo compito è quello di avvicinare i ragazzi allo sport per poi insegnarglielo e, credetemi, non è assolutamente facile. Mettere insieme queste componenti, nella vita di un ragazzo, è di assoluta importanza perché gli permette di crearsi un bagaglio culturale e sportivo allo stesso tempo, lo sport incarna valori fondamentali anche per affrontare la vita di tutti i giorni e aiuta la mente a liberarsi dai pensieri negativi che al giorno d’oggi sovrastano quelli belli.

Cosa le ha dato l’attività sportiva in termini di crescita personale sociale e professionale? 

Il futsal mi ha dato tantissimo, soprattutto perché mi ha permesso di conoscere nuove persone e professionisti fantastici, che ancora oggi sono i miei punti di riferimento nel mio percorso di crescita. Mi ha permesso di crearmi nuove amicizie, è stato argomento della mia tesi di laurea ed attualmente è la mia routine quotidiana e la mia passione più grande dopo la S. S. Lazio. Sicuramente a questo sport devo tanto e non rimpiango nulla delle scelte che ho fatto, sia da allenatore che da giocatore. Tutte queste mi hanno portato a crescere, a conoscere bravissimi giocatori, allenatori e tante altre persone che ruotano attorno a questo sport.