Leonardo Francisco Incorvaia: “Seguite i vostri sogni e combattete per raggiungerli”

Leonardo Francisco Incorvaia: “Seguite i vostri sogni e combattete per raggiungerli”

24 Dicembre 2022 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

“Il calcio è musica, danza e armonia. E non c’è niente di più allegro della sfera che rimbalza.” (PELÉ)

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un calciatore professionista: Leonardo Francisco Incorvaia.

La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive? 

La pandemia è stata molto dura e difficile da affrontare, soprattutto il primo anno che giocavo in Ecuador ed ero da solo (2020) non si sapeva molto del virus e c’erano molte opinioni e generava più paura, ora penso che è controllato nonostante tutto e ci sono molte misure.

Insieme alle restrizioni i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto a quello, cosiddetto, minore. Cosa è successo, in particolare, nella sua specialità? 

Nel calcio è stata dura perché si usavano molti protocolli difficili da portare, pochi contatti, indossare sempre la mascherina, non bere dalla stessa bottiglia, non poter sputare, non poterti salutare con il tuo partner e tante altre cose, a cui finisci per abituarti, poi la parte più brutta è stata la squalifica amatoriale.

Chi è stato a spingerla all’attività agonistica? o si è trattato di una folgorazione magari guardando ai modelli dei grandi campioni?

Non so davvero chi fosse, ma in qualche modo dovevamo tornare indietro.

Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?

La volontà, la responsabilità, la perseveranza e la disciplina sono la cosa più importante per mantenere un livello alto, penso che il calcio sia di livello ovunque e queste cose fanno la differenza, c’è solo 1 Messi.

Se dovesse dare qualche “consiglio utile” ai ragazzi  che si avvicinano alla sua specialità, cosa suggerirebbe?

Che seguano i loro sogni, che combattano fino a raggiungerlo, che niente è impossibile, che tutto nella vita è difficile e non c’è niente di facile e non c’è niente di più bello che raggiungere l’obiettivo o il sogno che ti sembrava così duro e difficile, e sempre con umiltà e rispetto per tutti.