La Cisl Fp sul Comune di Napoli: “Basta con modelli sbagliati”

La Cisl Fp sul Comune di Napoli: “Basta con modelli sbagliati”

1 Agosto 2022 0 Di Pasquale De Rosa

Lorenzo Medici e Luigi D’Emilio (Cisl Fp): “Subito Nomina Assessore Al Personale”.

 

Lorenzo Medici

“Siamo ormai a dieci mesi dalla nascita della Giunta Manfredi al Comune di Napoli, e non succede nulla. La città non percepisce il cambio di rotta, e vive sospesa tra “Il grande bluff” e “La stangata”. Non vorremmo che a pagare fossero chiamati un’altra volta i lavoratori dipendenti ed i cittadini. È vero che il conflitto istituzionale prodotto da De Magistris ha danneggiato tutto, ma anche i silenzi dell’attuale sindaco cominciano a fare rumore”.

I segretari generali della Cisl Funzione Pubblica della Campania Lorenzo Medici e di Napoli Luigi D’Emilio annunciano per settembre una mobilitazione quotidiana contro il Comune, e chiedono da subito un confronto con i rappresentanti delle istituzioni: “Manfredi ha tenuto per sé la delega al personale, affidando ai tecnici le relazioni sindacali con i rappresentanti aziendali di Cgil, Cisl e Uil di categoria. E’ un modello sbagliato, che già alla Regione con De Luca ha mostrato tutti i propri limiti. E’ passato tanto tempo dall’insediamento, e mai le federazioni hanno avuto la possibilità di interloquire con la Giunta per illustrare le cose che non vanno”.

Quali? Medici e D’Emilio incalzano. “Basta solo – dicono – stabilire da dove cominciare. Il Comune ha solo 4700 dipendenti contro i 9000 del fabbisogno fissato dallo Stato, quindi l’organico è al 50%, ed altre 570 persone tra qualche mese andranno in quiescenza. In cambio si fa un concorso per 950 persone, del tutto insufficienti, e soprattutto senza le qualifiche si base, a conferma ancora una volta che, anzichè tenerli dentro, si punta ad esternalizzare i servizi a domanda diretta, che producono solo diseconomie. Tant’è che per la cultura e il turismo si punta ad una fondazione, gli asili vanno ai privati, il verde e la manutenzione ordinaria e straordinaria, stando l’assenza di livelli A e B, faranno la stessa fine. Un gioco perverso, che lo diventa ancora di più se continua il reclutamento da fuori per gli staff, per i quali a tutt’oggi non conosciamo i costi. Tra l’altro, molti dipendenti si lamentano di presenze negli uffici di personale non contrattualizzato, per il quale chiederemo alla Corte di Conti di intervenire per verificare eventuali danni prodotti alle amministrazioni di provenienza. Tutto questo succede mentre anche le richieste più banali fatte dai cittadini vengono rinviate alle calende greche, come le carte di identità, per ottenere le quali passano mesi e mesi, con l’unica eccezione per quelli che devono partire, che possono utilizzare un servizio all’aeroporto con appena 2 unità che ogni giorno devono fronteggiare l’aggressività degli utenti costretti ad aspettare ore prima di partire. Infine, tutti gli uffici sono non a norma ed in condizioni di sicurezza del tutto inesistente. L’unica cosa che…funziona sono le partecipate, che continuano ad essere zavorre autentiche con il loro carico ingombrante di assunzioni. Possibile che ogni volta che si vota ed il consenso è plebiscitario abbiamo queste conseguenze così negative? Forse gli eletti si credono i padroni del vapore, e fanno tutti da soli. In questo Manfredi non è diverso da De Luca”.