Il Piano ospedaliero salva i punti nascita di Polla, Sapri e Piedimonte Matese

Il Piano ospedaliero salva i punti nascita di Polla, Sapri e Piedimonte Matese

18 Dicembre 2018 0 Di Angela Freda

Il nuovo riassetto della rete regionale degli ospedali piace a tutti: non ci sono sconfitti. Solo vincitori. I punti nascita si salvano ed i meriti si sprecano.

La notizia dell’approvazione da parte del Governo centrale del Piano Ospedaliero della Regione Campania che farà diventare gli ospedali di Polla, Sapri e Piedimonte Matese ospedali DEA di I livello è stata accolta con grande entusiasmo.

Un cambiamento importante per le strutture sanitarie del territorio e che dovrebbe far ben sperare in merito alle sorti dei punti nascita di Polla e Sapri gravati da un provvedimento di chiusura sul quale tanto si è dibattuto nelle ultime settimane per chiarirne più che altro le responsabilità. Ad oggi invece il dibattito verte sui meriti ed ecco partire la gara per la corsa sul carro del vincitore.

Da più parti infatti arrivano dichiarazioni di compiacimento e i ringraziamenti si sprecano. Ovviamente il primo ad esultare per il risultato conseguito è il sindaco di Polla, Rocco Giuliano, sempre in prima linea… ma spesso solo! Giuliano si è detto “Felice e soddisfatto. Soprattutto perché il governatore, l’assessore Matera e chiunque sia passato per l’ospedale ha mantenuto le promesse.

Non è stata una passerella. Occorre ringraziare anche popolazione e sindacati per il lavoro di squadra posto in essere”. Sulla stessa lunghezza d’onda sono le dichiarazioni del coordinatore PD valdianese Mimmo Cartolano, che aggiunge tra le persone da ringraziare anche “il presidente del Parco, l’on. Picarone e il presidente della Comunità Montana Vallo di Diano”. Il sindaco di Sapri, Antonio Gentile, poi, aggiunge alla sua soddisfazione “i ringraziamenti a Vincenzo de Luca, altro che don Vincenzo come lo stavano chiamando”.

Il riferimento è chiaro a Francesco Castiello, senatore del Movimento 5 Stelle, che ha definito De Luca come “il mago Silvan”. “Dopo avere soppresso i punti nascita, ha tuonato Castiello, ora è lui che dice di averli salvati. I punti nascita sono stati salvati perché c’è stata una vera e propria insurrezione popolare e perché, se altri hanno fatto passerelle e sfilate, Pierpaolo Sileri, presidente della Commissione Sanità del Senato, è venuto sul posto, ha visitato il reparto, ha preso atto dell’esperienza clinica, ha constatato l’inesistenza di rischi per le partorienti”.

A Caastiello fa eco il consigliere regionale Valeria Ciarambino per la quale si tratta “Non di una vittoria di De Luca, bensì di una resa da parte del Governatore alla legge, quella stessa legge che per tre anni ha tentato di superare, non attenendosi alle richieste del Ministero e provocando la bocciatura del piano ospedaliero, e alla quale finalmente ha deciso di ottemperare”. Ma se c’è chi ha tutto il diritto di salire sul carro dei vincitori sono i cittadini del Golfo di Policastro e del Vallo di Diano che hanno lottato per salvare i punti nascita scendendo nelle strade e nelle piazze e urlando forte il proprio dissenso per delle scelte incomprensibili.