I problemi dell’ospedale di Sorrento non si risolvono con gli specializzandi

I problemi dell’ospedale di Sorrento non si risolvono con gli specializzandi

19 Marzo 2021 0 Di Gaetano Milone

Matilde De Falco: “Le nostre speranze di rientrare in una normalità operativa sono legate all’ultimo concorso bandito dall’Asl Napoli 3 Sud per nuovi anestesisti”.

 

Matilde De Falco

Non c’è pace per la sanità in penisola sorrentina alle prese con la cronica mancanza di personale specialistico. All’indomani dell’assegnazione di 50 ore per prestazioni specialistiche di “anestesia e rianimazione” al  reparto sorrentino, costretto a “chiudere” in un recente passato per la mancanza di medici specialisti al servizio dei presidi Santa Maria della Misericordia di Sorrento (oltre 120 posti letto) e del “De Luca e Rossano” di Vico Equense, l’”umore” della dirigente Matilde De Falco resta nero non nascondendo delusione e sconforto per “la mancata attenzione dei vertici sanitari per il futuro dei due ospedali”.

“Fino a oggi – spiega la dottoressa De Falco – i rinforzi inviati dall’Asl Napoli 3 Sud, di solito anestesisti specializzandi, sono serviti a tamponare una situazione di emergenza che rimane tale e si aggraverà con il pensionamento a breve, di due unità, una attualmente impegnata a Vico Equense e, l’altra a Sorrento.

 “Le nostre speranze di rientrare in una normalità operativa – ha aggiunto la dirigente del reparto di anestesia – sono legate all’ultimo concorso bandito dall’Asl Napoli 3 Sud per nuovi anestesisti, terminato mercoledì 17, che ha visto vincitori 51 medici di cui 12 specialisti, di cui si spera in una massiccia assegnazione a Sorrento, ed il resto specializzandi di cui moltissimi del quinto anno”.

Una soluzione da sempre auspicata da tutti, sindaci del territorio compresi, occupatissimi a portare a termine le vaccinazioni dei cittadini della penisola per riprendere una normale attività lavorativa messa in crisi dalla crisi del turismo.

La stessa attenzione rivolta alla realizzazione dell’ospedale unico in penisola sorrentina, di là da venire, non deve distogliere l’attenzione dall’operatività dei due presidi ospedalieri del comprensorio, al servizio di ottantamila utenti, ed, in particolare, dal Santa Maria della Misericordia di Sorrento, che attualmente è privo di dirigente di Cardiologia, di Chirurgia, di Radiologia con un direttore sanitario “costretto” a seguire anche i due presidi ospedalieri di Castellammare di Stabia e Gragnano.