Francesco Pellegrino: “Dico sempre ai giovani di non smettere mai di impegnarsi e di studiare”

Francesco Pellegrino: “Dico sempre ai giovani di non smettere mai di impegnarsi e di studiare”

2 Agosto 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un calciatore di lungo corso: Francesco Pellegrino.

2 anni al Pisa ( serie c e B ) – Primavera; 1 anno al monopoli – prima squadra serie C; Tutto il resto della carriera tra eccellenza e promozione, 4 campionati vinti e 5 playoff disputati.

La fase pandemica più acuta sembra essere alle spalle. Come vive e ha vissuto la situazione? Come l’ha affrontata? Come ha gestito la paura del contagio e il disagio legato alle misure restrittive?

Credo che la pandemia abbia dato un fortissimo colpo allo sport in generale ma soprattutto al calcio dilettantistico, tantissimi specialmente della mia età hanno deciso di smettere perché stare un anno e mezzo fermi è stato pesante, tante società hanno perso degli sponsor e le strutture sono state vuote per troppo tempo . Ma in tanti hanno trovato la forza di ripartire e sono ancora lì.

Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?

Personalmente insieme al calcio ho portato avanti sempre il mio percorso di studi.

Infatti sono laureto in giurisprudenza e attualmente sono sia un insegnate di diritto e economia che un assistente tecnico informatico nella scuola pubblica . 

Ho sempre creduto fortemente nel lavoro dentro e fuori dal campo , seguendo uno stile di vita da atleta senza lasciare nulla al caso , forse è per questo che a 33 anni mi sento ancora pronto.

Insieme alle restrizioni, i tentennamenti della politica hanno causato molti disagi al mondo dello sport, specie quello minore. Cosa è successo alla sua specialità?   

L’anno della pandemia l’ho affrontato allenandomi molto spesso in casa e seguendo un regime alimentare il più possibile corretto. Riprendere con il calcio è stato davvero faticoso , ma dopo un paio di mesi di adattamento mi sono sentito di nuovo all’altezza.

Se dovesse dare qualche consiglio utile ai ragazzi che si avvicinano alla sua attività, cosa suggerirebbe?

Il consiglio che do sempre ai più giovani è quello di impegnarsi al cento per cento in quello che fanno , anche se giocano nei dilettanti, ma al contempo di continuare a studiare. Io l’ho fatto e posso dire che questo porta un enorme beneficio sia da un punto di vista sociale ma soprattutto da un punto di vista mentale, perché una mente allenata aiuterà sicuramente meglio anche il corpo.