Francesco Morciano, inseguire i propri sogni per realizzarsi nello sport e nella vita

Francesco Morciano, inseguire i propri sogni per realizzarsi nello sport e nella vita

17 Agosto 2021 0 Di Anna Mozzi e Pasquale Maria Sansone

 

La Pallacanestro è uno degli sport più amati e diffusi al mondo: in Italia giocano a basket circa 600mila persone, delle quali 280mila in maniera agonistica con tanto di tessera federale, mentre a livello mondiale la Fiba (Federazione internazionale di pallacanestro) stima che i praticanti siano 450 milioni. Oltre a essere spettacolare da vedere ed entusiasmante da giocare, il basket è un sistema per mantenersi asciutti, tonici e reattivi, diventando più rapidi, scattanti e agili. In particolare, la Pallacanestro sviluppa la muscolatura degli arti inferiori, quadricipiti e gastrocnemi.  Questo sport, impostato su schemi complessi ai quali ogni cestista deve adeguarsi con puntualità e precisione, stimola l’attenzione, la memoria fotografica, la capacità di comprendere in brevissimo tempo situazioni alle quali bisogna reagire in modo opportuno ed efficace.

Come in ogni sport, anche nella pallacanestro è facile incorrere in qualche problematica a livello muscolare e articolare. Le aree del corpo più interessate da contratture, stiramenti e strappi sono le gambe, soprattutto a livello del quadricipite e nella parte posteriore della coscia. Possono esserci anche frequenti distorsioni di caviglia e del ginocchio, essendo quest’ultime delle parti molto sollecitate durante il gioco. L’incidente più banale invece è quello del cosiddetto “dito insaccato”, comune anche alla pallavolo, che si verifica quando la palla da basket viene presa male.

Il consiglio per ridurre il rischio di farsi male è quello di fare esercizi di riscaldamento prima di giocare e di fare stretching a fine allenamento.

 

Oggi parliamo di Sport, Covid e Salute con un giovane cestista: Francesco Morciano nato a Mesagne(BR) il 29/10/1996

Quest’anno ha militato nel campionato di serie B con la Mastria Sport Academy Catanzaro.

L ‘anno scorso ha giocato nella Blukart San Miniato serie B.

Nelle precedenti stagioni è stato in forza all’ Accademy Fidenza (serie C gold) e ha avuto esperienze in lega 2 con la Moncada Agrigento e come under nella serie A con l Enel Basket Brindisi

Come ha affrontato ed affronta, alla luce della “quarta” ondata di Covid, la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili misure restrittive?

All’inizio della pandemia c’è stata ovviamente una paura collettiva, in quanto ci stavamo scontrando con un virus ignoto. Con il passare del tempo ho iniziato a conviverci, a conoscerlo e ad adeguarmi alle misure restrittive che il governo ci aveva imposto. Alla fine si tratta di seguire poche e chiare regole come il distanziamento sociale e l’uso costante della mascherina.

Quanti danni hanno causato allo Sport in generale ed al Basket in particolare la pandemia, le chiusure indiscriminate e la confusa gestione politica?

La pandemia ha arrecato notevoli danni allo Sport in generale, non tanto a noi giocatori, quanto alle società.

Noi giocatori ci siamo adeguati ad uno stile di vita più prudente, in quanto limitavamo (parlo per me) i contatti superflui al minimo indispensabile.

Mentre le società sono state le più penalizzate perché hanno avuto per tre quarti della stagione la chiusura degli impianti al pubblico e, quindi, incassi azzerati. In più hanno dovuto farsi carico di costi aggiuntivi come esempio il tampone, oltre il pagamento degli stipendi dei giocatori.

Sulla politica non mi esprimo perché i nostri governanti hanno dovuto affrontare una situazione senza precedenti

Quanto valore attribuisce al binomio Sport-Salute?

Lo sport è sempre stato accompagnato dalla parola salute. Lo dicevano anche i latini…Mens sana in corpore sano.

Cosa le hanno dato in termini di crescita personale, sociale e professionale lo Sport in generale ed il Basket in particolare?

La Pallacanestro mi ha responsabilizzato fin dalla giovane età in quanto la mia prima esperienza fuori casa l’ho affrontata a 18 anni.

Ci sono sacrifici che uno sportivo deve affrontare come allontanarsi dai propri affetti, ma se un giocatore vuole crescere e ottenere vantaggi economici e sociali grazie alla sua passione deve essere disposto a farli.

Consiglio a tutti di inseguire i propri sogni ed impegnarsi in maniera pertinace per ciò che si ama!