Ematologia Pagani: una rete informatica per connettere Ospedale e Territorio

Ematologia Pagani: una rete informatica per connettere Ospedale e Territorio

28 Maggio 2021 0 Di La Redazione

Consolidare l’integrazione ospedale-territorio per incrementare la collaborazione fra medici di Medicina generale e specialisti ematologi.  Diffondere le conoscenze delle nuove strategie terapeutiche in Ematologia, collaborare ed integrarsi per creare appropriatezza dei percorsi diagnostici e terapeutici in ematologia con l’obiettivo di ridurre le liste di attesa e la mobilità passiva. È stato questo il senso dell’incontro organizzato dal reparto di Ematologia dell’ospedale di Pagani tenutosi in videoconferenza lo scorso fine settimana.

Al  centro della giornata di studi la divulgazione  dei dati epidemiologici relativi al progetto di “piattaforma informatica”, una  vera  e  propria “rete territoriale ed  aziendale”, voluta e  realizzata dal direttore dell’Unità operativa complessa di Ematologia con autotrapianto di  cellule staminali del Presidio ospedaliero “Andrea Tortora” di Pagani Catello Califano in collaborazione con il responsabile  del  Consorzio/Cooperatiova  di Medicina  generale “MEGA-ELLAS” Raffaele Sellitto ed il responsabile della cooperativa  di  Medicina  generale “Moscati” Elio Giusto, una  rete informatica  che  mette  in  connessione  ematologi,  specialisti  e  medici  di  medicina  generale  ed  vari  altri  attori coinvolti  nel  progetto.

Il Progetto di “RETE”, strutturato nel febbraio 2020, ha assunto una particolare importanza ed utilità nel periodo di emergenza epidemiologica Covid. La chiusura degli accessi ambulatoriali nel marzo 2020 avrebbe creato difficoltà assistenziali ai pazienti ematologici, nelle acuzie e nella cronicità, laddove la piattaforma informatica, immediatamente trasferita ed allargata alla nuova esigenza organizzativa, è risultata uno strumento efficace nel sorvegliare le persone da remoto, disciplinare gli ingressi in ospedale intercettando le vere acuzie ematologiche e sorvegliando le emopatie croniche sul territorio.  I dati  di quattordici mesi di  lavoro (marzo 2020-maggio 2021) con questo  strumento  di  collaborazione  dove  alla  regia, quotidianamente, lavorano  due data manager  e due medici ematologi dedicati, dimostrano  che il “progetto piattaforma Informatica” ha  realizzato gli obiettivi prefissati:  numero 3.359  mail  per la sorveglianza da remoto di pazienti;  numero 1.089 visite ematologiche urgenti in  presenza allorché, nei contatti da remoto, si è  intercettato l’evento acuto in  atto;  numero 323  consulenze  (email,  telefoniche,  videoconferenza) ai  medici di medicina  generale; numero 262 consulenze  (email,  telefoniche, videoconferenza)erogate da  remoto  ad altri reparti ospedalieri dell’Asl Salerno  risparmiando  movimentazione di mezzi, uomini  e  pazienti;  numero 200  relazioni di dimissioni  di  pazienti inviate ai medici di Medicina  generale.

A testimoniare il consolidamento della rete ospedale –  territorio, i risultati  hanno  fatto  registrare  un incremento  di  attività  di  prestazioni  ematologiche  e  di  nuove  diagnosi: –  N  394  nuove  diagnosi  di  emopatie  neoplastiche  di  cui  n  246  nell’anno  2020;  in  particolare:  N  53  casi  di Leucosi  Acute;  N  154  casi  di  Linfomi;  N  54  casi  di  Mieloma  Multiplo. A partecipare ai lavori, il direttore sanitario Asl Salerno Ferdinando Primiano, che ha  accolto  di  buon grado  i  risultati  del  progetto:  “Nonostante  fossimo  in  piena  pandemia, non abbiamo lasciato soli i cittadini bisognosi di assistenza. Anzi, abbiamo  provveduto a salvaguardare la loro salute  erogando  servizi  e prestazioni, soprattutto in  ambito  ematologico  ed  oncoematologico.  Ciò  è stato reso possibile grazie alla rete che  l’Oncoematologia  del Presidio ospedaliero di  Pagani è riuscita a creare con il territorio  dell’Agro  nocerino-sarnese, con l’area  provinciale e quella vesuviana. Tale rete, infatti,  ha permesso un continuo  dialogo con i cittadini  e con i medici coinvolti.  E i dati epidemiologici  hanno  confermato  la  bontà di tale azione di  collegamento. Infatti nell’anno 2020,  in piena  pandemia, questa rete ospedale-territorio ha  permesso  di  individuare  precocemente  246  nuove patologie  neoplastiche  ematologiche.  Grazie  alla  tempestività  della  diagnosi  i  pazienti  neo-diagnosticati  oggi possono  contare su una migliore efficacia delle cure  e  su  migliori prospettive di vita, fino ad arrivare alla completa guarigione. Una  rete  –  ha  concluso  il  direttore sanitario aziendale Primiano  –  che  contribuirà a realizzare concretamente il potenziamento dell’assistenza  sanitaria e della  rete sanitaria territoriale, come ci chiede la  Regione Campania ed auspica il  Governo  nazionale”.