Covid Salerno, sale a 521 il numero dei contagi

Covid Salerno, sale a 521 il numero dei contagi

10 Settembre 2023 Off Di La Redazione

Crescono a 521 i nuovi casi di contagio Covid a Salerno e provincia, in aumento rispetto ai 298 dell’ultima settimana. Questo è il dato del monitoraggio Covid-19, a cura dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute.
Niente tamponi Covid per gli asintomatici che arrivano al Pronto soccorso, mentre per i sintomatici scattano i test, anche per la ricerca di altri virus (influenzali A e B, VRS, Adenovirus, Bocavirus, Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, Metapneumovirus, virus Parainfluenzali, Rhinovirus, Enterovirus). Lo indica la nuova circolare del Ministero della Salute, firmata dal direttore generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute Francesco Vaia “esaminato l’attuale andamento clinico-epidemiologico”. Previsto il tampone nei trasferimenti da una struttura all’altra e nelle Rsa. In caso di sintomi si indica di evitare l’ingresso nelle strutture sanitarie.
“L’attuale andamento clinico-epidemiologico non desta allarme, ma richiede attenzione e misure di prudenza” – afferma Vaia – “Il Ministero, nell’interesse primario della tutela dei cittadini più fragili, si muove in una duplice direzione: da una parte misure di protezione e prevenzione per la tutela e sicurezza sia dei pazienti che degli operatori e dall’altra predisposizione di una campagna di vaccinazione annuale che punti a proteggere coloro che in passato sono stati più colpiti da Covid: anziani, fragili, immunocompromessi”.
Dall’inizio di luglio gli indicatori mostrano che i contagi di Covid si sono quadruplicati, i ricoverati sono raddoppiati e da Ferragosto sono aumentati anche i tamponi notificati e soprattutto la percentuale di tamponi positivi è sempre cresciuta fino a quasi il 10 per cento. É quanto emerge da un report a firma dell’epidemiologo Cesare Cislaghi sull’andamento del virus in Italia negli ultimi due mesi. “Questa è la situazione in Italia oggi che peraltro trova un riscontro simile in diversi paesi stranieri – rileva Cislaghi -. Molti danno la colpa di tutto ciò alle nuove varianti più diffusive; può essere ma è troppo facile dar la colpa al virus che muta quando invece si è deciso di eliminare qualsiasi precauzione per isolare i contagi”. Secondo l’epidemiologo, “non è il caso di suscitare gravi allarmismi, però ci sembrerebbe giusto ormai avvisare la popolazione che sarebbe opportuno che tornasse ad avere un po’ di precauzioni per difendersi dal contagio”.