Covid-19, vicenda anestesisti…così è se vi pare

Covid-19, vicenda anestesisti…così è se vi pare

24 Marzo 2020 0 Di Gaetano Milone

Tutto rientrato e dopo il rifiuto le polemiche che ne sono scaturite, ecco la firma del contratto che sigla la “pace verdoliviana”. Per la serie, e vale per tutti, prima pensare e poi parlare.

 

Tutto bene quel che finisce bene. “Ha prevalso il buon senso” – ha dichiarato il direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva sulla vicenda dell’assunzione dei quattro anestesisti specializzandi.

“I giovani medici saranno destinati ai reparti Covid-19”.  Ero certo che sarebbe andata così, per questo ho voluto incontrare gli anestesisti specializzandi che in un primo momento non avevano sottoscritto l’accettazione dell’immissione in servizio”.

«Ho letto su questa vicenda di tutto e di più – aggiunge Verdoliva – anche una serie di considerazioni di sdegno che mi sono state attribuite. Non ho voluto alimentare le polemiche e rilasciare dichiarazioni, avevo già chiaro che avremmo potuto risolvere la cosa con un incontro».

“Così stamane i quattro specializzandi – si legge in un comunicato – sono stati ricevuti presso la direzione generale dell’Asl Napoli 1 Centro dove ogni incomprensione è stata superata. I giovani medici hanno accettato con entusiasmo l’incarico alle stesse condizioni contrattuali già proposte nei giorni scorsi e saranno destinati ai reparti Covid-19 nel quale potranno dimostrare lo spirito di abnegazione e la grande disponibilità che, nel breve incontro di oggi, il direttore generale ha potuto già apprezzare senza riserva alcuna”.

E vissero tutti felici e contenti così come scritto nei nostri vecchi libri di fiabe.

Ma non è così. Restano infatti le prese di posizione dell’Anaao che” stigmatizza i toni usati (il riferimento è alla protesta di Verdoliva sul “gran rifiuto dei quattro medici specializzandi anestesisti all’assunzione nell’Asl Na1), che non favoriscono  la soluzione della carenza di organico della quale soffriamo da  anni, ma peggiora un clima già molto teso” e, soprattutto, la dichiarazione (in parte fuori tema) del presidente dell’ordine dei medici di Napoli Silvestro Scotti che scrive, tra l’altro, “ferisce vedere in giro dirigenti non medici, anche di questa regione e politici di altre regioni, con mascherine che andrebbero date solo ai medici e infermieri in intensiva e a stretto contatto con pazienti Covid 19 facendo poi apparire dei mercenari dei giovani medici che da queste situazioni ravvisano solo la totale insicurezza a cui li si vorrebbe far  lavorare” .

Ma la protesta dei quattro medici iscritti alla scuola di specializzazione non era solo di carattere economico – come scritto dall’ingegner Verdoliva? “.