Coronavirus, medici in prima linea per i controlli

Coronavirus, medici in prima linea per i controlli

6 Febbraio 2020 0 Di La Redazione

Delia Epifani responsabile formazione Smi: “Vorremmo chiarimenti, inoltre, sulla modalità di candidatura allo svolgimento delle attività citate e successiva selezione”.

 

“A seguito dell’emergenza sanitaria data dalla diffusione del virus – ordinanza del 25 Gennaio 2020 del Ministero della Salute, pubblicata in Gazzetta ufficiale numero 21 del 27 gennaio 2020 –  il dicastero ha autorizzato a conferire incarichi di collaborazione coordinata e continuativa, della durata massima di novanta giorni, a settantasei medici da impiegare per far fronte, in particolare, alle esigenze di servizio del numero di pubblica utilità̀ 1500, per i controlli sanitari attivati dagli Usmaf-Sasn e per i servizi di competenza degli uffici 3 – Coordinamento tecnico degli uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera e dei servizi territoriali di assistenza sanitaria al personale navigante Usmaf – Sasn e 5 – Prevenzione delle malattie trasmissibili e profilassi internazionale della Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute”, ha dichiarato Delia Epifani.

A seguito di tale ordinanza, inoltre, è stata promulgata una nota integrativa in cui si specifica che questi incarichi possono essere conferiti anche ai medici iscritti al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale (Cfsmg) che si renderanno disponibili e che tale attività sarà computata nell’ambito delle ore di attività pratica da svolgersi nell’ambito del corso, secondo il D.lgs. numero 368 del 99”.

“Ci giunge notizia dalla nostra sede Campana che la Regione si sta attivando a livello locale per il “reclutamento” dei corsisti per la partecipazione alle attività ministeriali o ad altre attività che saranno promulgate a livello regionale per far fronte all’emergenza sanitaria senza concordare il progetto con le organizzazioni sindacali”.

“Tale evenienza ha però provocato numerosi dubbi in merito alla gestione di queste attività e soprattutto a come queste saranno conciliate con le attività pratiche previste dal Cfsm in base al D.lgs. numero 368 del 99. Per quanto l’ordinanza tuteli i corsisti e contempli l’attività svolta per il Ministero come computabile nell’ambito dell’attività pratica, senza quindi riduzione del periodo formativo del CFSMG stesso, non è ben chiaro in sostituzione a quale periodo formativo queste attività verranno svolte. Inoltre, desta molta preoccupazione il fatto che questa sostituzione possa ledere gli obiettivi formativi previsti dal D.lgs. n. 368/99”.

“C’è da aggiungere, poi, in merito agli emolumenti del Cfsmg, secondo l’ordinanza ministeriale, questi saranno sospesi per non cumularsi a quelli previsti dalle attività di collaborazione ministeriale. Se questo però è chiaro per queste ultime, non è altrettanto chiaro per le attività di collaborazione regionale, per le quali non è esplicitato se ci sarà un compenso e a quanto questo ammonti. Infine, permangono dei dubbi in merito alla presentazione delle candidature per le suddette attività, sia ministeriali che regionali, e alle modalità di selezione delle stesse”.

“Chiediamo al Ministro Speranza delucidazioni su come saranno conciliate le attività pratiche dei corsisti e le attività di collaborazione ministeriale e regionale, senza ledere gli obiettivi formativi propri del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale. Vorremmo chiarimenti, inoltre, sulla modalità di candidatura allo svolgimento delle attività citate e successiva selezione delle domande eventualmente pervenute” conclude Epifani.