Coronavirus, al “San Leonardo è una giungla”

Coronavirus, al “San Leonardo è una giungla”

21 Marzo 2020 0 Di Gaetano Milone

Monta la protesta del personale sanitario dell’ospedale di Castellammare di Stabia, stremato da un’emergenza sanitaria che sembra non finire mai.

 

Durissima la lettera di protesta inviata dalla Fials ai responsabili dell’Asl Na 3 Sud – dalla mancanza di tutela dei lavoratori ai fini di possibili contagi da Covid 19 per il mancato utilizzo di dispositivi di protezione individuale e sanificazione degli  ambienti di lavoro”.

“Infatti – si legge ancora nel documento a firma del responsabile territoriale Gennaro Iovino e dei delegati Rsu, Ascione, Cascone, Guadagno, Falduti, Monachese, Serpico ed il responsabile S.a.s del San Leonardo. C. Palomba –  vengono eluse tutte le disposizioni del Ministero della Salute emanate per garantire la tutela dei lavoratori ai fini di possibili contagi dal Covid-19 mediante l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale e sanificazione degli ambienti di lavoro”.

“Il Direttore Sanitario, nello specifico – aggiungono i rappresentanti sindacali –  non applica le normative previste dalle disposizione vigenti”. Nell’elenco dei punti disattesi dall’operato del direttore sanitario, tra l’altro, vengono contestate la mancata effettuazione con immediatezza del tampone a tutti gli operatori ed  in primis a quelle UU.OO.CC. dove sono stati registrati pazienti positivi al Covid-19”.

 Ed ancora, in relazione all’intervento cesareo praticato ad una presunta contagiata da Coronavirus, chiedono “cosa è stato fatto per quanto accaduto nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, Blocco Operatorio, Neonatologia-TIN e Pronto Soccorso?”

”Inaudito e scandaloso  – concludono i rappresentanti sindacali Fials – che a nessuno operatore in servizio nei reparti di cui sopra siano stati effettuati i relativi tamponi oro-faringeo”

 “La mia disponibilità verso le esigenze di medici ed infermieri è stata ed è attualmente totale – ha spiegato il direttore sanitaria del San Leonardo, Mauro Muto. “Opero in situazione d’emergenza con un solo dirigente medico, in pieno raccordo con i vertici dell’Asl Na 3 Sud.

Siamo in piena emergenza come lo sono tutti gli ospedali della Regione. Il San Leonardo, – ha aggiunto il dottor Muto – è un grosso presidio ospedaliero, con più branche, un pronto soccorso di pediatria, e ginecologia ed abbraccia una vasta utenza che, soprattutto in questo periodo, impegna totalmente le sue professionalità sottoposte a turni durissimi. Il mio impegno totale in questo momento – ha concluso Mauro Muto – è quello di assicurare tranquillità e sicurezza dei luoghi di lavoro e a tale fine dedicherò le mie forze”.