Cava de’ Tirreni, ancora polemiche sulla festa di fine estate nel Centro di Salute Mentale

Cava de’ Tirreni, ancora polemiche sulla festa di fine estate nel Centro di Salute Mentale

1 Ottobre 2021 0 Di La Redazione

Non si spengono le polemiche sulla festa di fine estate nel Centro di Salute Mentale di Cava de’Tirreni, nel Salernitano, con ballerine brasiliane e con i partecipanti in violazione delle norme anti-Covid.

Sull’evento che ha suscitato non poche reazioni è intervenuto il coordinatore della Uil Medici, Raffaele Albano. “La vicenda della’Unità di Salute Mentale di Cava de’Tirreni che ha visto procedere l’Asl Salerno alla sospensione della direttrice della struttura complessa merita una riflessione pacata ed  una  serie di interrogativi generati dal provvedimento disciplinare stesso. L’iniziativa ha visto una ampia e qualificata partecipazione di rappresentanti delle istituzioni locali, un’ampia pubblicità dell’evento all’interno della Asl, utenti e familiari hanno collaborato alla preparazione della festa e vi hanno partecipato con soddisfazione nella cornice di una iniziativa di socializzazione e, quindi, di riabilitazione immersa nella dimensione di comunità” – ha affermato.

“È , pertanto, probabile che le contestazioni fatte dai dirigenti preposti dell’Azienda nel merito facciano riferimento non all’iniziativa ma ad altre contestazioni  per cui ai sensi dell’articolo 72 del Contratto nazionale di categoria 2016-2018 della dirigenza, del decreto legislativo numero 165 del 2001, del regolamento aziendale è stata chiesta ai vertici dell’Asl un’apposita audizione. La necessità di fare chiarezza sul provvedimento a carico del direttore dell’Unità di Salute Mentale, a mio parere, non deriva soltanto dal ruolo istituzionale di un sindacato della dirigenza ma anche dalla fondata preoccupazione che, in conseguenza della comparsa sulla stampa locale di opinioni e giudizi  su contenuti e valenza riabilitativa della cosiddetta festa di ‘fine estate’, si voglia utilizzare la vicenda per sconfessare e distorcere un’iniziativa di viva socializzazione che apre le porte alla partecipazione di una comunità in un luogo in passato chiuso e di esclusione, col mistificandone il senso ed i contenuti” – ha aggiunto.

“La salute mentale di comunità è un precetto dettato dalle nostre leggi, dal nostro governo nazionale e regionale, dalla Comunità Europea e dalla Organizzazione mondiale della sanità. La Uil Medici è da tempo schierata a difesa di questi principi, e con tale premessa chiede un incontro con la dirigenza aziendale e del dipartimento di Salute mentale per gli opportuni chiarimenti su contenuti e motivazioni del provvedimento al fine di scongiurare pericolose interpretazioni” – ha concluso.