Camici bianchi, quei finanziamenti dalle case farmaceutiche

Camici bianchi, quei finanziamenti dalle case farmaceutiche

21 Gennaio 2019 0 Di T.U.

ll Codacons ha inviato una diffida agli Ordini dei medici di Avellino, Benevento, Caserta, Salerno e Napoli, perché sia reso palese il rapporto, magari legittimo, con i produttori di farmaci.

Per la serie, magari sta tutto a posto ma è preferibile vederci chiaro. Non è questo il primo intervento, sicuramente non sarà l’ultimo, che va nella direzione di portare maggiore limpidezza nel rapporto tra chi ha compiti prescrittivi e chi di quelle prescrizioni vive. Insomma l’obiettivo è anche quello di fugare ombre e sospetti, magari fuori luogo, ma sempre in agguato quando ci sono di mezzo interessi di natura economica.

L’iniziativa dell’Associazione dei consumatori – si legge nella nota – è volta a garantire la trasparenza in favore dei cittadini. In quest’ottica la pubblicazione sul proprio sito della lista dei medici e delle fondazioni (Università, Istituti) della regione che hanno ricevuto soldi dalle multinazionali dei farmaci.

Da oggi, tutti i cittadini residenti in Campania possono verificare se il proprio medico curante ha ricevuto finanziamenti dalle aziende produttrici di farmaci, grazie all’elenco pubblicato sul sito www.codacons.it contenente tutti i nomi dei medici “finanziati” – spiega l’associazione – finanziamenti che, pur essendo forse pienamente legittimi, devono essere chiaramente dichiarati, comprensivi delle loro finalità, in modo da garantire piena trasparenza agli utenti. In tal senso abbiamo deciso di diffidare gli Ordini dei medici provinciali affinché dispongano in capo ai camici bianchi della regione l’obbligo di indicare all’interno dei propri studi tutti i rapporti con le aziende farmaceutiche, esponendo appositi cartelli volti ad informare i pazienti circa i legami con le multinazionali dei farmaci. E chiederemo alla Guardia di Finanza di verificare se tali entrate siano state regolarmente dichiarate ai fini fiscali.

Ciò nel rispetto del Codice etico dei professionisti e allo scopo di garantire piena trasparenza ai cittadini i quali – afferma il Codacons – quando si rivolgono ad un medico e ricevono ricette per l’acquisto di farmaci, devono poter conoscere i rapporti esistenti tra lo stesso professionista e le aziende che producono i medicinali da lui prescritti.

Tutti i cittadini della regione possono intanto verificare se il proprio medico curante ha ricevuto finanziamenti dall’industria del farmaco visionando l’apposito elenco pubblicato alla pagina:

https://codacons.it/ecco-la-lista-dei-medici-italiani-e-delle-fondazioni-universita-finanziati-dalla-glaxo-smith-kline-nel-2015-2016-e-2017/