Bruscolotti premiato a “L’impatto del doping sulla salute…”

Bruscolotti premiato a “L’impatto del doping sulla salute…”

12 Giugno 2022 0 Di Giulia Maresca

Ieri l’altro si è tenuto a Napoli nel Dipartimento di Farmacia dell’Università di Napoli Federico II un convegno intitolato “Certifichiamo la sana cultura sportiva. L’impatto del doping sulla salute fisica e mentale”

Gli interventi degli esperti

Al simposio hanno preso parte numerosi esperti del settore: il prof. Pino Capua presidente della Commissione antidoping della FIGC nonché presidente della No Doping Life, il prof. Nelson Mauro Maldonato psichiatra e professore ordinario di psicopatologia clinica presso il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Napoli Federico II, il Ten. Col. Eduardo Campora comandante del gruppo Carabinieri Tutela Salute di Napoli-N.A.S dell’Italia meridionale, il prof. Michele Marzullo esperto in cardiologia, medicina dello sport e consulente presso la Direzione sanità dell’Arma dei Carabinieri, il prof. Alberto Martina professore del Dipartimento di Scienze della Comunicazione di Uninsubria e socio fondatore dell’Associazione No Doping Life, l’Avvocato Neva Monari esperto di legislazione alimentare e l’ingegnere Roberto Passariello CEO di Smartcertifications, esperto di certificazioni internazionali e direttore tecnico della No Doping Life. Ha coordinato i lavori la prof.ssa Marua Daglia professoressa ordinaria di Chimica degli Alimenti presso il Dipartimento di Farmacia dell’Università di Napoli Federico II. Gli sponsor di questo convegno sono stati l’associazione No Doping Life e la casa farmaceutica Kolinpharma.

La premiazione

In questa occasione è stato riservato uno spazio per l’assegnazione del premio “No Doping Life” alle organizzazioni virtuose, tra cui l’azienda di Gianpaolo Calvarese (ex arbitro di calcio in Serie A) chiamata Aperegina, la Dottoressa Maria Rosaria Rondinella presidentessa del premio Buona Sanità, Pino Porzio un ex pallanuotista pluripremiato ed infine Giuseppe Bruscolotti ex calciatore del Napoli (Nella foto di Antonino Fattorusso.

“Ho ricordi indimenticabili del periodo Sorrentino e Napoletano, sono stato il primo capitano a vincere lo scudetto con il Napoli.”

Queste sono le parole di Giuseppe Bruscolotti che, oggi venerdì 10 giugno 2022, è stato ospite presso il convegno “sull’impatto del doping sulla salute fisica e mentale” tenutosi presso il Dipartimento di Farmacia dell’Università di Napoli Federico II.

Che ricordi ha del periodo Sorrentino?

Sorrento per me è stato un periodo di grande crescita, mi ha formato nel carattere. Prima di essere acquistato dalla società, pensavo di dover cambiare mestiere; infatti, in quegli anni ho girato tutta Italia facendo vari provini con scarsi risultati. Poi mi dissero che il Sorrento mi aveva acquistato, era in serie C ed erano gli anni 69-70. Alla seconda giornata di campionato entrai e giocai ben 34 partite.

Raccontaci del tuo periodo al Napoli

Negli anni 71-72 sono stato acquistato dal Napoli, dove ho giocato per 16 stagioni. Sono stato il primo capitano a vincere lo scudetto ed ho dei ricordi indimenticabili di quel periodo. Abitavo a via Petrarca, ho visto tante persone anziane sui camioncini che giravano per tutta Napoli per festeggiare la vittoria dello scudetto. Oggi il calcio è cambiato, molti calciatori baciano la maglia quando non dovrebbero, poiché non gli appartiene.

Raccontaci un ricordo che hai di Diego Armando Maradona.

Diego è il simbolo del calcio, in campo faceva cose assurde, mi viene in mente la finale di Coppa in cui fece alzare tutto lo stadio. In particolare, ricordo che durante una partita ebbi un incidente che mi causò un taglio al sopracciglio. Il dottore mi consigliò di stare sveglio, ma all’1:30 di notte sento bussare il campanello, era lui che mi disse “che pensavi stronzo che ti lasciavo da solo”. Ho ancora conservata la Polaroid che ritrae me, mia moglie, Diego e sua moglie a cena a casa mia quella sera.

Quali sono gli attaccanti più difficili che hai marcato?

Me ne vengono in mente molti, ad esempio Riva, Prati, Anastasi e Graziani riuscivano a farti gol in qualsiasi modo per le loro qualità.