Avellino, ripresa delle attività economiche con progetti mirati

Avellino, ripresa delle attività economiche con progetti mirati

26 Giugno 2020 0 Di La Redazione

Luigi Simeone: “Bisogna ripartire dall’azione del Governo che, con il presidente Conte, aveva condiviso la richiesta di un Progetto territoriale di sviluppo per l’Irpinia”.

 

Si è tenuto ieri, giovedì 25 giugno, un incontro in videoconferenza convocato dalla Prefettura di Avellino, al fine di monitorare lo stato della ripartenza delle attività economiche alla luce della Fase II per il territorio di Avellino.

“Sono apparse sin da subito chiare e gravose tutte le differenti chiavi di lettura tra chi è deputato alla realizzazione delle attività di sostegno e quelli che dovrebbero esserne i destinatari – dice Luigi Simeone, segretario generale Uil Avellino Benevento – le difficoltà di accesso al credito, il permanere della chiusura degli uffici degli Enti Pubblici di assistenza, così come i ritardi delle azioni dei governi per l’offerta dei servizi, non consentono di guardare con nessuna dose di ottimismo alla fase in corso, soprattutto perché non si vuole prendere atto che la situazione ex ante era già di per se drammatica e lontana dalle azioni dei governi locali e nazionali.

La riduzione insostenibile dei servizi con la mancata riapertura della stazione Ferroviaria, la improbabile apertura dell’anno scolastico, per carenze organizzative e logistiche, così come la carenza di servizi di trasporto su gomma che già non erano – e non lo saranno maggiormente a settembre – in grado di offrire un servizio dignitoso per le fasce orarie di studenti, sono le questioni che se non affrontate per tempo rischiano di   sferrare il colpo definitivo ad una comunità che rivendica e merita altre attenzioni. Solo il 30% delle attività artigiane sono riuscite a riaprire, gravi difficoltà per le realtà della filiera agroalimentare di recuperare mercati persi, così come la drammatica condizione delle realtà industriali che rischiano veramente i tracollo, sono state poste all’attenzione del tavolo, dove grandi assenti sono state le azioni dei governi, non percepite quantunque annunciate ma non pervenute. Bisogna ripartire dall’azione del Governo che, con il presidente Conte, aveva condiviso la richiesta di un Progetto territoriale di sviluppo per l’Irpinia, era il 14 ottobre 2019, una era fa, da quello bisogna ripartire, la questione dell’Irpinia va tolta dalla propaganda e portata al tavolo del fare, il Governo se ne deve far carico, anche con poteri straordinari e sostituitivi verso gli Enti locali che si sono e soprattutto si stanno dimostrando, inadempienti e quantomeno lontani”.