Accordo sanità privata, la Cgil-Fp dice la sua

Accordo sanità privata, la Cgil-Fp dice la sua

24 Aprile 2019 0 Di a.m.

Cisl e Uil sottoscrivono l’accordo con l’Aiop, la Cgil- Fp  non  ci sta e ne spiega le ragioni in una lunga intervista rilasciata dal responsabile regionale del settore, Marco D’Acunto.

 

D’Acunto ha letto cosa dicono Cisl e Uil sull’accordo separato?

Si, e dopo averlo letto credo che ci sia davvero da fare chiarezza. Intanto sulle date. L’accordo è stato sottoscritto 7 giorni fa e non due settimane fa come ho letto. Oppure devo credere che qualcuno aveva la certezza che gli esiti della pre-intesa (non accordo) erano già scontati. Il che mi farebbe pensare a male.

Andiamo nel merito…

Il merito è abbastanza semplice e non servono giri di parole. In Campania più di 10.000 lavoratori che prestano servizio in aziende associate all’Aiop attendevano da quasi 13 anni la giusta remunerazione per il danno subìto dal non vedersi riconosciuta l’una tantum. Ed attendevano che tale remunerazione fosse uguale a quella che è stata corrisposta in tutte le Regioni d’Italia in cui è stato sottoscritto un accordo analogo. Invece la firma di Cisl e Uil porta nelle tasche dei lavoratori che intenderanno aderire solo il 35% di quello che spetta loro. Un regalo di circa 30 milioni di euro al mondo delle imprese Aiop ma, soprattutto, una beffa per i lavoratori del comparto. In questi giorni stiamo facendo le assemblee per informare su tutto il territorio campano e posso garantire che i lavoratori sono incazzati e non poco. E le assemblee le facciamo da soli. Non come in certi luoghi di lavoro dove, confermo, sindacati e datori di lavoro indicono assemblee congiunte.

Ma Cisl e Uil dicono che era passato troppo tempo e che la partita andava chiusa attraverso trattative

Si, quasi 13 anni sono tanti. Ma le trattative devono portare ai lavoratori giusti riconoscimenti e non pochi spiccioli. Già due anni fa Cisl e Uil avevano provato a fare un vero e proprio blitz su questa partita, pronti a sottoscrivere un accordo al ribasso che portava ai lavoratori somme poco inferiori a quelle che sono state sottoscritte oggi. La Fp Cgil sventò quella manovra. Dire che oggi si è “costretto” il mondo dei datori di lavoro a sottoscrivere un accordo, quando in realtà a me sembra di poter dire che le cose siano andate inversamente, lascia basiti, la trovo una visione alquanto distorta della realtà. Mi ripeto: questo accordo fa risparmiare ai datori di lavoro 30 milioni di euro. E, purtroppo, le cifre dell’accordo non sono quelle che ho letto nell’intervista. 1800 euro lordi per il profilo D4 inclusi, di cui 585 per bonus transattivo vuol dire davvero poca roba. I lavoratori che stiamo ascoltando si sentono offesi.

Siete accusati di fare disinformazione…

Basta leggere il testo dell’accordo e ricordare la storia degli ultimi anni di questa vertenza e quella degli ultimi mesi. Per anni nessuno ha mosso un dito su questa vertenza. Solo la Fp Cgil ha promosso mobilitazioni. Al nostro sciopero, proclamato da soli, parteciparono decine e decine di iscritti Cisl e Uil, anche loro rappresentanti aziendali. Poi abbiamo promosso un contenzioso e, se qualcosa si è mosso, è perché sono arrivate le prime sentenze di condanna in appello per i datori di lavoro. Difficilmente senza quel contenzioso si sarebbe smosso qualcosa. Anche per la gravissima responsabilità della Regione Campania che in questi anni ha fatto finta di non comprendere che doveva giocare un ruolo decisivo su tale vertenza. Peraltro, lo scorso anno il Presidente della Regione ha sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali un protocollo d’intesa che tra i punti aveva anche questa vertenza. E poi, come su tante altre cose, ha declinato un impegno fattivo. Si, se siamo a questo punto c’è anche una grande responsabilità della Regione Campania per la quale queste aziende e questi lavoratori svolgono un servizio. Quindi altro che contenzioso per vantaggi agli uffici vertenze. Piuttosto è chiaro a tutti quali vantaggi avranno Cisl e Uil con il meccanismo della conciliazione in sede sindacale. Vantaggi evidentemente talmente grandi da far dimenticare a qualcuno che il 3 dicembre ed il 26 gennaio aveva dichiarato a verbale che non avrebbe firmato alcun accordo al di sotto delle cifre applicate in altre Regioni d’Italia. Basta prendere i verbali e le richieste di qualche sigla sindacale ed anche i messaggi sms che venivano inviati ai lavoratori loro iscritti.

Ed i vostri contenziosi?

Cisl e Uil fingono di non sapere che il contenzioso prodotto riguarda tanti lavoratori. È un contenzioso legale aperto da anni. Nel 2017 sono arrivate le prime condanne in Appello ed alcune aziende hanno anche cominciato a pagare il giusto. Quello stabilito dai giudici. Credo che sia più per fermare questo che si è messa in moto un  strana macchina che in una pseudo trattativa durante poche decine di minuti, è arrivata a chiudere una pre-intesa in tempi record discutendo solo di somme e non nel merito della questione come pure la Fp Cgil aveva richiesto.

Però per 700 euro di differenza uno sforzo potevate farlo

Questa è la favola che si raccontano Cisl e Uil. Che evidentemente confondono le dichiarazioni del Presidente dell’Aiop con le nostre. Nell’ambito della trattativa, alla quale abbiamo partecipato praticamente da uditori, abbiamo dichiarato da subito che non avremmo sottoscritto accordi per somme che andavano sui 2.500 euro lordi per i livelli più bassi. Loro ne hanno accettano 1,800 per quelli più alti. C’è una bella differenza che non è di 700 euro, bensì di 1.300 euro sui livelli più bassi. Basta andare a vedere le tabelle che Cisl e Uil hanno sottoscritto. Vorrei dire, anche sulla lezioncina che Cisl e Uil provano a dare sulle regole dell’accordo, due cose: la prima, forse qualcuno ha dimenticato delle proprie richieste fatte il 26 gennaio scorso, quando chiedeva un tavolo separato perché voleva una trattativa che si chiudesse avendo come punto di riferimento la quantificazione dell’una tantum così come stabilita nelle altre Regioni. Oggi queste stesse persone negano ciò che dicevano e chiedevano solo tre mesi fa. La seconda: abbiamo chiesto con insistenza un tavolo in Regione, mentre altri volevano trattare solo in sede Aiop, proprio forti del protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso anno da Cgil, Cisl e Uil. Volevamo un impegno forte della Regione, probabilmente una volontà solo nostra.

Farete un ricorso. Per questo vi dicono che siete patetici.

Prima il merito. Credo che Cisl e Uil abbiano lenti diverse dalle nostre per leggere i temi e le questioni e di questo ce ne faremo una ragione. Il ricorso presentato non è su ciò che Cisl e Uil hanno scritto. Il ricorso è sulla legittimità di derogare accordi e contratti collettivi nazionali di lavoro con intese separate. Giusto per essere tecnici e documentare bene chi legge.

Quanto al resto patetico è prelevare risorse dai lavoratori che aspettano da 12 anni risorse ben più consistenti facendosi pagare la “conciliazione”.

Patetico è non dire che c’è qualcuno che beneficia di questa intesa: Aiop che risparmia; i sindacati Cisl e Uil che guadagnano sulle conciliazioni.

La Fp Cgil si chiede se sia giusto ed etico che gli unici a rimetterci siano i lavoratori.

Patetico è continuare a sostenere, mentendo, che la cifra richiesta dala Fp Cgil era di poco superiore all’accordo (già di per sé migliorativa di quella che, svendendo i diritti dei lavoratori, Cisl e Uil hanno sottoscritto).

Patetico è non dire che dalle sentenze passate in giudicato ai lavoratori è stato riconosciuto più del doppio della cifra che, chi accetta, si troverà a conciliare.

Patetico è non ammettere che un sindacato vero difende la dignità del lavoro, non gli interessi delle imprese.