Una tantum, anche a Salerno crescono le adesioni

Una tantum, anche a Salerno crescono le adesioni

18 Giugno 2019 0 Di La Redazione

Sanità privata, l’accordo sottoscritto con l’Aiop continua a raccogliere consensi fra gli operatori sanitari che accettano l’ipotesi transattiva sottoscritta da Cisl-Fp e Uil-Fpl. 

A seguito dell’intesa raggiunta con l’Associazione dell’ospedalità privata non si placano le polemiche fra la Funzione pubblica della Cgil che ha rifiutato di sottoscrivere l’accordo preferendo il ricorso al giudice, e la Funzione pubblica di Cisl e Uil che l’accordo, invece, lo hanno condiviso. Una lacerazione profonda quella che si è consumata all’interno dei sindacati confederali con ua scia di polemiche che non sembrano trovar fine.

Intanto, le segreteria provinciali di Salerno della Cisl-Fp e della Uil-Fpl sottolineano, in una nota, il costante aumento del numero dei lavoratori che aderiscono all’intesa. In particolare- dichiarano le due sigle sindacali, alla Clinica Salus arrivano ad oltre il 94% (66 adesioni su 70) operatori senza contare i pensionati e i licenziati che hanno avuto la possibilità di usufruire dell’una tantum. In particolare, alla Salus, grazie all’attenzione della dirigenza della struttura guidata da Ottavio Coriglione,  tutte le somme spettanti saranno erogate in una unica soluzione sulle spettanze del mese di luglio invece che in tre singole e distinte rate.

Si conferma l’andamento positivo delle adesioni che avevano visto già un 85% circa di adesioni al Campolongo Hospital di Eboli guidata da Camisa, di poco oltre il 92% per le adesioni di Villa Chiarugi di Nocera e del 100% della struttura Tivan di Battipaglia del professor Maiorano. “Purtroppo stiamo assistendo ad una scellerata propaganda diffamatoria nei confronti della Cisl-Fp e Uil_Fpl – lamentano i sindacati sottoscrittori dell’accordo – regionale e provinciale da parte di tutta la Cgil-Fp nonché di una campagna di disinformazione nei confronti dei lavoratori. Spiace che purtroppo mancano di informare i lavoratori che i loro dirigenti sindacali provinciali hanno perso i contenziosi e li hanno fatto perdere anche a numerosi lavoratori che si sono loro affidati per oltre 500 cause in corso, le quali con ogni probabilità, indipendentemente dall’accordo sottoscritto, saranno ulteriori oneri a carico dei lavoratori poiché l’articolo contrattuale era chiaro”.

“Per cui a questi operatori si aggiungerà, oltre il danno, anche la beffa aggiungono Antonio De Sio della Cisl-Fp ed Antonio Malangone della Uil-Fpl – sia poiché corrono il rischio di essere condannati alle spese sia perché in caso di transazione saranno costretti a pagare i legali che li assistono per le eventuali liberatorie”.