Una “politica da brividi”

Una “politica da brividi”

25 Agosto 2019 0 Di Antonio Magliulo

Vaso di coccio fra vasi di piombo, il continente che ha generato civiltà, diritto e democrazia sta per essere stritolato nella morsa delle super potenze mondiali.

 Sicuramente su di una cosa non si può dissentire rispetto alle tante esternazioni del ruspante capo della Lega, quella per cui chi si presenta come la “nuova” classe dirigente sta producendo una “politica da brividi”.

E questo non solo a livello del teatrino nazionale che riesce a suscitare l’irrefrenabile ilarità dei commentatori politici anche in momenti topici, come quelli che hanno fatto seguito il giro di consultazioni, avviate dal presidente Mattarella. Si badi bene, nessuna improvvisazione da parte dei capetti di turno, il riso è scaturito subito dopo la lettura di discorsi, in tutta evidenza già preparati in precedenza, che raccoglievano le dichiarazioni-commenti dei capi delegazioni. Non si era mai visto niente di simile!

Non va meglio sul piano internazionale. La semplice constatazione che i destini del mondo sono posti nelle mani del miliardario col ciuffo color farina di granoturco o del novello sovrano erede del Celeste impero, piuttosto che del successore degli Zar, dovrebbe far correre più di un brivido gelido lungo la schiena di ogni essere senziente. In questo novello triangolo delle Bermude, composto da Stati uniti d’America, Cina e Russia, rischia di perdersi per sempre, infatti, la cara, vecchia Europa. Vaso di coccio fra vasi di piombo, il continente che ha generato civiltà, diritto e democrazia sta per essere stritolato nella morsa delle super potenze mondiali che hanno tutto l’interesse (bisogna dire che in questo anche gli europei, con le loro divisioni, danno una santa mano) a ridurlo sempre più ad una mera “espressione geografica”.

In un contesto mondiale dove sta andando in fumo il polmone verde del mondo con conseguenze incalcolabili sugli eco-equilibri del pianeta, dove circolano, a piede libero, dittatori-cicciobelli dotati di missili a lunga gittata, per non parlare dei sedicenti capi religiosi che seminano odio e violenza in nome di Dio, diventa complicato anche fare persino una riflessione alla buona, se non perpetrando uno “scippo” al bravo Battiato: “In quest’epoca di pazzi ci mancavano solo gli idioti dell’orrore”.

E così, tanto per restare in tema musicale, mentre “sul ponte sventola bandiera bianca” ascoltiamo queste opache figure nostrane continuare nella recita, tutti concordi nel sostenere di avere a cuore il bene dell’Italia. Ma quale Italia? Quella, indebitata, che nei rapporti di forza sul piano internazionale conta meno del due a briscola o quella che esiste solo nella fantasia malata di qualche capopolo che sostiene di avere ricette per mettere le cose a posto? Insomma, laddove la stessa Europa sta fallendo, in malo modo, l’Italia riuscirebbe da sola? Non c’è che dire, da subito, per essere accreditati nella categoria degli opinionisti, occorrerà avere la specializzazione in psichiatria.